Inzaghi: “Onorato di ascoltare Berlusconi. Contro la Fiorentina vorrei che San Siro fosse una bolgia”

Pippo Inzaghi
Pippo Inzaghi

Alla vigilia della sfida tra Milan e Fiorentina, il mister rossonero Pippo Inzaghi ha parlato in conferenza stampa. Ecco le sue principali dichiarazioni riportate da acmilan.com:

 

“L’equilibrio di squadra è la cosa più importante l’obiettivo di un allenatore è portare al meglio la propria squadra. A destra abbiamo fatto grandi cose, ma anche a sinistra abbiamo migliorato per De Sciglio non è stato facile adattarsi ora sta facendo molto bene anche Sulley poi Bonaventura, SaponaraVan Ginkel.
Ho dovuto cambiare qualche volta e non siamo riusciti a dare continuità a Stephan come l’abbiamo data a Honda“.

 

Sulla visita di Berlusconi a Milanello: “Mi ha fatto molto piacere che il presidente Berlusconi e la dottoressa Barbara mi abbiano invitato ad un evento così importante. Ascoltare il Presidente per quattro ore è stato molto acculturante ha fatto capire perché è Silvio Berlusconi. Il ruolo dell’allenatore sta cambiando però io sono appena arrivato e voglio essere apprezzato per quello che faccio sul campo”.

 

Gli elogi alla Fiorentina di Montella: “E’ una partita molto complicata contro la Fiorentina che gioca un grande calcio ed è per questo che in Europa fatica meno delle altre. La Fiorentina al completo è al livello anche di Roma e Juve. A Salonicco ha fatto una partita molto importante con in campo solo un giocatore titolare rispetto alla partita di domani”.

 

L’aiuto dei tifosi è fondamentale secondo il mister: “Mi piacerebbe rivedere San Siro come una bolgia. Abbiamo bisogno dei nostri tifosi perché non è una gara facile. Il dodicesimo uomo in campo come è stato spesso da quando ci sono io al Milan ci darà una grande mano.
Noi allenatori facciamo un mestiere stupendo ma molto logorante, ringrazio Vincenzo Montella per le belle parole, è un allenatore giovane con idee importanti di gioco gli faccio l’in bocca al lupo da lunedì, sono contento se farà bene, ma a San Siro non può più vincere perché la Fiorentina è da tre anni che ci vince.”

 

Su Menez: “Ho parlato con Jeremy ha sempre avuto un bell’atteggiamento da quando è arrivato da Verona è rientrato da un infortunio e quindi era un po’ timoroso per la paura di farsi male.
Sbagliamo il concetto del falso nueve. Menez è una punta e anche nel 4-3-3 può fare la punta o l’esterno. Domani dovrò decidere tra lui El Shaarawy e Torres,ma sono problemi che tutti gli allenatori vorrebbero avere.”

 

Sulla sfida di domenica scorsa contro l’Hellas Verona:La partita contro il Verona è stata la migliore della stagione, quindi vuol dire che siamo sulla strada giusta e non possiamo fare passi indietro. Se mi avessero detto all’inizio che avrei avuto 5 punti in più della Fiorentina ci avrei messo la firma. Peserebbe più una loro sconfitta che una nostra per la stagione.
Mi auguro che io e il mio staff abbiamo preparato nel migliore dei modi i giocatori alla partita e sappiamo della forza della Fiorentina che non ha solo Cuadrado e Babacar, ma anche uno dei centrocampi più forti del campionato, quindi si capisce che non è una partita semplice. Valuterò chi far scendere in campo.”

 

Sull’ardua scelta tra Abbiati e Diego Lopez: “Abbiati sapeva che arrivava Diego Lopez e abbiamo fatto insieme questa scelta, poi Diego è incappato in infortunio lungo e Abbiati ha dimostrato di essere un grande portiere come ce lo ricordavamo . Qualsiasi scelta farò domani potrà essere giusta o criticabile e starà a me scegliere”.

 

Inzaghi tiene alta la concentrazione dei suoi ragazzi: “Dobbiamo stare con i piedi per terra non siamo mai tranquilli, alcuni giocatori avevano perso un po’ di fiducia nei loro mezzi quindi per questo devo tenere la tensione sempre alta. Non abbiamo fatto nulla di particolare se non quello che doveva fare il Milan.
La squadra non è mai stata fuori dalle coppe e quindi dobbiamo trarre qualcosa di positivo, ovvero il fatto di poter lavorare tutta settimana per preparare le partite e le strategie per superare l’avversario.”

 

Ancora su Torres: “Gli ampi margini di miglioramento ce l’ha il Milan e quindi ogni giocatore. Torres sta facendo bene il suo atteggiamento, i movimenti e l’applicazione sono positivi. Arriva da anni in cui ha giocato poco deve ritrovare la brillantezza ,che non si può trovare in poche partite. Deve migliorare lui come tutta la squadra, ma sono contento del suo arrivo.”

 

La sincerità è importante nel gruppo: “Siamo in ventotto e abbiamo solo una competizione quindi delle scelte vanno fatte ma c’è una grande rispetto verso queste scelte chi avrà giocato poco non sarà soddisfatto di questo gruppo andrà a giocare altrove ma lo dico molto serenamente. Quando ero giocatore mi davano fastidio le non verità e quindi preferisco un allenatore sincero, sono sempre stato chiaro con chi gioca poco. Magari c’è qualcuno che preferirebbe giocare di più ma è complicato soddisfare tutti”.

 

Ognuno al suo posto: “Devo pensare a fare l’allenatore e magari potessi allenare il Milan per altri trent’anni. Voglio essere apprezzato per quello che faccio con la squadra. Il Milan ha grandissimi manager e non c’è bisogno che lo faccia io.”

 

Sulla Fiorentina: “Quando hai 5 punti in più di una diretta concorrente è molto positivo. Dobbiamo affrontare la partita come abbiamo fatto con la Lazio. Ci darebbe un grande vantaggio in classifica ma anche per il morale, sarebbe una bella iniezione di fiducia. La Fiorentina ha un atteggiamento aggressivo, perché oltre a chi scenderà in campo ha anche Rossi e Gomez quindi pensata per lo scudetto. Cuadrado è uno di quei fuoriclasse che ti cambiano la partita. Ma questo lo sappiamo e abbiamo la giusta considerazione della Fiorentina ma abbiamo voglia di fare bene.
Vogliamo dare una gioia ai nostri tifosi che sono stati importantissimi con il loro affetto in trasferta contro il Verona”.

 

Sui risultati deludenti di Roma e Juve in Champions League: “Il Bayern è fuori dalla portata dell’italiane. La juve penso si qualificherà, ma le italiane devono crescere per tornare a vincere la Champions.”

 

Su Hachim Mastour e sui giovani in generale: “Abbiamo voglia d’investire sui nostri ragazzi, ma quello attuale è un momento di rinascita e quindi sarebbe difficile dare spazio a questi giovani. Abbiamo un grande talento Mastour che sta bene e l’abbiamo mandato a giocare con la primavera. E’ un talento che piano piano farà scoprire le sue qualità, ma i giovani vanno protetti e messi in un contesto giusto perché altrimenti si rischia di bruciarli.”

 

Bisogna mantenere sempre alta la concentrazione: “Se noi molliamo un po’ la presa rischiamo di prendere gol da chiunque, c’è successo contro il Verona. Dobbiamo migliorare nel palleggio quando stiamo vincendo. Cerchiamo sempre il gol anche sul terzo gol a Verona, cercavamo il quarto e questa è la mentalità di una grande squadra, ma dobbiamo migliorare.”

 

Su Keisuke Honda: Sta facendo molto bene, ha tante qualità ha fatto gol di testa, di forza. Siamo contenti perché l’ho detto dall’inizio che poteva servirci. E’ un bravo ragazzo e un grande professionista. E’ un giocatore intelligente – conclude – e riesce a capire cosa fare durante la partita. E’ una sorpresa per tutti vederlo capocannoniere senza aver mai tirato un rigore.”

 

Redazione MilanLive.it

 

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