Vittoria importante, ma non scaccia la crisi. Milan, con la Juve servirà ben altro

La gioia del Milan sul gol di Menez (Getty Images)
La gioia del Milan sul gol di Menez (Getty Images)

Dopo 3 sconfitte in 4 in partite di campionato nel 2015 con 1 solo punto ottenuto e l’eliminazione in Coppa Italia già maturata, il Milan torna a vincere e lo fa a San Siro conto il Parma ultimo in classifica.

 

Un successo importante, soprattutto a livello morale e per tornare ad avvicinarsi alla zona Europa League. Ma la crisi è tutt’altro che alle spalle. La squadra rossonera nel primo tempo ha rischiato l’imbarcata in alcuni momenti e solo Diego Lopez l’ha tenuta a galla. Certo, non vanno scordati il palo di Alex e il colpo di testa terminato di poco alto di Destro, ma sul piano del gioco e del ritmo la squadra di Donadoni aveva messo in difficoltà la compagine milanista, che aveva sbloccato il risultato con un calcio di rigore del solito Menez e si era fatta poi raggiungere con il solito gol subito sugli sviluppi di un calcio piazzato.

 

Nella ripresa il Parma non è più stato in grado di tenere lo stesso ritmo del primo tempo e sono venute fuori alcune individualità del Milan. Su tutte quella di Menez, autore del secondo gol e poi assistman nel 3-1 firmato da Zaccardo. Se l’avversario non fosse calato, non sappiamo come sarebbe finita. Ci prendiamo questi 3 punti, ma c’è ancora tanto da lavorare.

 

Per l’ennesima volta non si è visto un gioco organizzato, ma solo tanta confusione. A fare la differenza ai fini del risultato è stato il differente tasso tecnico delle due squadre. Se il Parma è ultimo ci sarà un motivo, non solo legato alle difficoltà societarie che stanno tenendo banco in queste settimane.

 

In difesa si è traballato troppo nei primi 45 minuti, troppa disattenzione ed errori elementari. Bocchetti da terzino non ha convinto. A centrocampo molto deludente Van Ginkel, atteso ad una buona prova visto che era tornato titolare. Davanti la solita Menez-dipendenza. Destro ha avuto pochissime palle giocabili e se l’andazzo continuerà ad essere questo segnerà pochi gol, purtroppo. Cerci ha provato alcuni spunti, ma non riesce ancora ad incidere.

 

Il prossimo impegno è contro la Juventus a Torino. Una partita completamente diversa rispetto a quella di San Siro. Il Milan si ritroverà ad affrontare la prima in classifica e non l’ultima. Serviranno impegno, determinazione e molta attenzione. Per fare male alla squadra di Massimiliano Allegri non basterà chiudersi dietro e provare qualche ripartenza, servono delle idee di gioco che finora non si sono quasi mai viste. Facendo un buon risultato si potrebbe cominciare a parlare di uscita dalla crisi, ma sarà poi necessario avere quella continuità che non c’è mai stata finora.

 

Matteo Bellan

 

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