Derby come l’Expo: fame di gol nei padiglioni del calcio che conta

Duello tra Kovacic e Mexes (getty images)
Duello tra Kovacic e Mexes (getty images)

Tra pochi giorni comincerà l’Expo 2015, il tanto atteso evento universale che vedrà la città di Milano come protagonista assoluta. E domani si gioca il derby di ritorno della ‘Madonnina’, uno dei più tristi della storia recente di Inter e Milan, tra due squadre lontane anni luce dai fasti di grandezza e dall’alta classifica. La Gazzetta dello Sport ha voluto fare un parallelismo tra la stracittadina e il tema dell’Expo, il cibo ed i suoi tanti padiglioni mondiali, paragonati alle nazionalità dei calciatori che scenderanno in campo domani a San Siro.

 

L’attacco dell’Inter mangerà l’asado, il classico spezzatino argentino; la coppia Palacio-Icardi è pronta ad affrontare i rivali anche come rimasuglio di una tradizione albiceleste molto forte nell’ultimo decennio interista. In casa Milan storicamente si preferiscono i formaggi olandesi: a farne da porta bandiera i due mediani De Jong e Van Ginkel, eredi a livello nazionale dei vari Gullit e Van Basten. Ricco il padiglione ‘brasiliano’ in casa nerazzurra, tra Juan Jesus, Dodò, Hernanes e Jonathan, mentre il Milan punta più su quello francese dei leader Mexes-Menez, gli uomini d’oro dell’ultima ora.

 

Questi solo alcuni degli esempi delle tante nazionalità ed etnie che si incroceranno domani in un derby che spera di diventare spettacolare quanto meno per allontanare le polemiche e le critiche sull’andamento a ribasso delle due milanesi. Inter e Milan sono come l’Expo, in ritardo nei lavori ma pronte (o costrette) a partire nel breve tempo. Non c’è spazio per la pazienza, serve solo battagliare e trovare il ‘padiglione del gol’.

 

Redazione MilanLive.it

 

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