Raiola: “Berlusconi era padrone d’Italia e non ha fatto lo stadio”

Mino Raiola (Getty Images)
Mino Raiola (Getty Images)

Mino Raiola, noto agente di calciatori, è un personaggio sempre al centro della cronaca quando si tratta di parlare di calciomercato e del futuro dei suoi più illustri assistiti. Uno di questi è Zlatan Ibrahimovic, il cui proseguimento del ‘matrimonio’ con il Paris Saint Germain è stato messo in dubbio a causa di alcune dichiarazioni dello stesso attaccante svedese. Ma in merito il procuratore italo-olandese si è così espresso nel corso dell’intervista concessa a La Stampa: «Resta a Parigi. Per adesso. Ritorno in Italia? Impossibile». Si era infatti parlato di un ritorno di fiamma del Milan nel caso in cui fosse arrivato un nuovo socio pronto ad investire per rilanciare il club in alto. Ma la sensazione è che in caso si addio al Psg, il suo futuro possa essere in Premier League dove non ha mai giocato.

 

Cita poi un altro suo cliente, ovvero il giovane portiere della Primavera rossonera Gialuigi Donnarumma: «I grandi giocatori ci sono anche in Italia: prendete Donnarumma (portiere). Nell’Ajax o nell’Atletico Madrid avrebbe già giocato in prima squadra». Va detto che comunque è un classe 1999 e prima di farlo esordire serve un po’ di pazienza. Filippo Inzaghi lo ha comunque già convocato di recente.

 

Raiola ha poi fatto una sua personale analisi sul decadimento di Inter e Milan spiegando le cause e le possibili soluzioni: «Devono fare la rivoluzione. Ma totale. Il calcio è uno specchio della società. Tu guardi il calcio e capisci dove vivi: noi in Italia siamo come è il nostro Paese. Parlo in generale: se non si fa una rivoluzione, come Germania e Olanda, non si va da nessuna parte. Tavecchio è una vergogna, ma non può essere solo colpa di una persona. Prendete le milanesi: Berlusconi era il padrone di questo Paese, Moratti, nel senso della sua famiglia, era sindaco di Milano, e non sono riusciti a fare uno stadio: la dice tutta».

 

Redazione MilanLive.it

 

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