Bandiera Abate: quando rifiutò i soldi per amore del Milan

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Ignazio Abate (©Getty Images)

MILAN NEWS – L’ultimissima a San Siro di Ignazio Abate, 10 e non sentirli. Milan-Frosinone di stasera non sarà solo uno snodo cruciale per il futuro del Diavolo, ma anche l’occasione per un grande e doveroso tributo a un professionista eccezionale nonché leader assoluto.

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Una bandiera pronta a sventolare per l’ultima volta davanti al proprio pubblico, sin dal primo minuto. Perché toccherà ancora a sull’out destro difensivo, con Andrea Conti ancora in panchina. Abate – sottolinea Tuttosport – lascerà il Milan e lo farà a modo suo, ossia col garbo e la riservatezza che lo hanno contraddistinto sempre e comunque. Eppure, nel 2013, la possibilità di cambiare aria c’è stata. C’era lo Zenit sulle sue tracce, ma alla fine l’esterno rossonero rifiutò i tanti rubli russi pur di restare nella squadra del suo cuore. Da lì, dopo la vittoria dello scudetto e la Supercoppa del 2011, il 32enne ha gioito anche per il successo del 2016 a Doha oltre alle diverse emozioni in Champions League. Trascinatore, esempio per tutti e umile operaio sempre fedele ai suoi valori. E chissà – si chiede Ts – se al Dt Leonardo, in fondo, dopo il triplice fischio, non verrà un po’ il magone per non avergli potuto rinnovare il contratto (volere della società), soprattutto in uno spogliatoio giovane dove c’è sempre bisogno di un riferimento. Sarebbe bello vederlo entrare con la fascia da capitano – aggiunge ancora il quotidiano -, ma questa sarà una scelta che dovrà fare Alessio Romagnoli in accordo con Gennaro Gattuso che ieri si è commosso in conferenza stampa.

 

 

 

Redazione MilanLive.it

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