MILAN BOATENG – Di seguito la prima parte dell’intervista di Kevin Prince Boateng a Tuttosport. Si parla naturalmente del derby in programma nel weekend.
Boateng, dopo un anno in Italia, ha capito cosa significa il derby per la Milano rossonerazzurra?
«Beh, l’ho capito molto bene visto che l’Inter l’ho incontrata tre volte e l’ho battuta tre volte. Anzi, l’Inter io la vorrei incontrare già oggi perché mi piace da morire l’atmosfera che c’è intorno al derby: in città tutti sono pazzi e non si parla d’altro, ma è normale che sia così, perché qui a Milano convivono due grandi squadre e tutti i tifosi vogliono che la loro sia la migliore. L’anno scorso, solo una squadra lo è stata e speriamo sia lo stesso pure stavolta».
Cosa significherebbe battere l’Inter?
Dove si vince il derby?
«Non so dove si vince: noi siamo più forti di loro. Stop».
A Pechino, battezzò il gol all’Inter con un colpo di kung fu. Stavolta a cosa ha pensato?
«Non ho programmato proprio un bel niente, anche perché se poi ci pensi a queste cose, va a finire che non fai gol. E comunque, l’importante è segnare, il modo per celebrarlo un gol ti viene in mente in un secondo».
Se potesse togliere un giocatore all’Inter, chi sceglierebbe?
In fondo, un po’ vi somigliate…
«Beh, in effetti sono come lui: mi piace attaccare, difendere, sono un po’ pazzo. È il mio carattere: l’allenatore e i tifosi vogliono vedere questo Boateng».