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Milan-Inter, l’Analisi tattica: l’Inter si batte così!

MILAN INTER OPINIONE TATTICA 4-2-3-1 3-5-2 – Dopo tanto attendere, finalmente ci siamo. La partita più importante dell’anno per rossoneri e nerazzurri sta per arrivare: il derby di Milano, in questo momento della stagione, vale tantissimo. Un derby che sarà essenzialmente diverso dagli ultimi. Una stracittadina in cui mancheranno sì i senatori delle ultime stagioni, ma non le grandi qualità. Tante le chiavi di lettura di un match del genere: la fantasia di Coutinho, contro quella di El Shaarawy; la voglia di zittire i vecchi tifosi di Antonio Cassano, contro la voglia di dimostrare un errore di valutazione societario del ‘Pazzo’ Giampaolo Pazzini ed inoltre la voglia di vincere, perché in partite del genere, è quella che non deve mai mancare. Cerchiamo adesso di dare una lettura tattica alla partita che sarà. A meno di clamorosi colpi di scena, Max Allegri, tecnico del Milan ed Andrea Stramaccioni, mister dell‘Inter, punteranno su due moduli profondamente diversi: 4-2-3-1 per i rossoneri, 3-5-2 per i nerazzurri. Nelle scorse ore, a lungo ci si è interrogati sull’ utilità di un modulo come quello scelto da Allegri, per contrastare il gioco e le posizioni dell’Inter. Puntare su un modulo speculare potrebbe causare alcuni problemi alla squadra rossonera, ancora impreparata sui movimenti da seguire da parte una difesa a 3 e di un centrocampo a 5 che richiedono geometrie studiate costantemente in settimana. Secondo la nostra opinione dunque, potrebbe essere il 4-2-3-1 il modulo giusto per il Milan. Vi spieghiamo il perché in alcuni punti:

FASE OFFENSIVA – Un 4-2-3-1 come quello interpretato dalla squadra di Allegri, permette vasta copertura del campo ed anche densità a centrocampo. Nel confronto con la squadra nerazzurra, il team di Allegri, potrà sia sfruttare le soluzioni sulle fasce con la spinta di Abate e De Sciglio, pronti con i cross a cercare l’incornata dell’ex Pazzini, soluzioni per vie centrali con le idee di Montolivo il quale potrebbe richiedere collaborazione a Boateng, e soprattutto le pericolosissime giocate di El Shaarawy ed Emanuelson, entrambi capaci di rapide combinazioni ed importanti tiri da fuori. I due esterni saranno essenziali poiché, attraverso numerosi tagli ed inserimenti, si andrebbe a costituire una sorta di attacco a 3, opposto ai 3 difensori della squadra nerazzurra. Dovessero fallire questi primi attacchi, puntare sull’ingresso di un brevilineo come Bojan, posto come riferimento offensivo, chiamato a creare così una fase offensiva differente, potrebbe aiutare a trovare nuovi varchi nella ben organizzata retroguardia interista.

FASE DIFENSIVA – Analizzando la fase difensiva, non si può che partire dalla linea arretrata rossonera. Un vero e proprio 4 contro 4 potrebbe già da subito crearsi sugli attacchi nerazzurri, con i due centrali di difesa della squadra di Allegri, pronti a bloccare le incursioni delle punte interiste, e con i due terzini chiamati anche ad una grande fase di copertura sui due martellanti esterni di centrocampo. I problemi, almeno sul piano numerico, potrebbero invece venirsi a creare sulla linea mediana: un 3 contro 2 a tutti gli effetti quello che si verrebbe a creare nel centro del campo. La soluzione potrebbe essere trovata, in fase difensiva, grazie ai movimenti di Kevin Prince Boateng, che arretrando sulla linea di De Jong e Montolivo, andrebbe a ripristinare un 4-3-3 classico, capace di ricostituire una parità numerica. Servirà comunque, per non permettere un gioco limpido all’Inter, un grande pressing sui portatori di palla ed una marcatura asfissiante, tale da poter evitare inutili grattacapi ad un Christian Abbiati al momento in grande spolvero.

Mauro Piro – www.milanlive.it

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Mauro Piro