Milan News-Intervistato da Milannews, Giampiero Maini ricorda il Milan dei suoi tempi e analizza la squadra attuale:
Giampiero Maini, che idea ti sei fatto di questo Milan?
“Sicuramente è una squadra che ha avuto qualche problema in avvio di stagione, ha fatto fatica ad assorbire le partenze importanti, giocatori determinanti come Thiago Silva e Ibrahimovic ma non dimenticherei gli altri come Nesta, Seedorf, Gattuso. Adesso il Milan è in fase di ripresa, ha trovato in El Shaarawy il trascinatore in queste ultime settimane e sicuramente la crescita di Montolivo ha significato tanto per il gruppo. Il centrocampista è forse l’uomo più determinante per la crescita della squadra oltre al “faraone”. Per il resto sta tornando la fiducia, l’entusiasmo ma occhio che la Champions è un’altra musica rispetto al campionato. Il Malaga è una squadra forte, gioca a calcio molto bene e l’ha dimostrato all’andata”.
Ti aspettavi una partenza ad handicap?
Sei arrivato al Milan nel 1997. Allora come oggi la squadra fu rivoluzionata, sebbene sulla carta sembrava rafforzata. Vedi analogie col presente? Che cosa non funzionò all’epoca?
“In quel Milan eravamo 5 italiani su 20-22 in rosa, tra l’altro con 8-9 etnie differenti e sinceramente con 7-8 lingue diverse nello spogliatoio non è così semplice. Senza contare che oltre ai problemi di comunicazione c’era una questione di culture differenti l’una con l’altra. Davvero fu un’impresa creare un gruppo”.
Arrivasti in quel Milan dal Vicenza. Alcuni giocatori sono arrivati senza grande esperienza alle spalle. Fa avvero la differenza ciò?
Elmar Bergonzini-www.Milanlive.it