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Categorie: Milan News

Gattuso show: “Il Milan era un sogno, mi sentivo capitano e capo ultras, che figura di M. con Jordan e Leonardo…”

MILAN GATTUSO – E’ il solito Gattuso show. Ogni qual volta il grande Ringhio apre bocca regala perle di saggezza, splendide per la loro semplicità e onestà. E’ stato lo stesso quest’oggi quando l’ex centrocampista del Milan ha parlato ai microfoni degli svizzeri di Ticino Online: “Il mio allenatore preferito? Se dovessi fare un nome direi Ancelotti, al Milan era come un papà, se in settimana c’era qualcuno che aveva un problema con la moglie o aveva fatto qualche stronzata in giro, ci accoglieva nel suo ufficio, ci dava una pacca sulle spalle e ci diceva di non allenarci e risolvere i problemi. Al Milan per me era come un sogno, ero rossonero fin da bambino, in campo mi sentivo capitano ma anche il capo ultras, quella maglia me la sentivo addosso e ancora oggi quando vedo Milan Channel mi emoziono, per questo sono avvelenato con il Sion, là avrei voluto lasciare qualcosa di importante, ma non è stato possibile, solo chi ha vissuto quell’ambiente sa cosa ci hanno fatto passare, per quanto riguarda avvenimenti negativi della mia carriera, ricordo l’aggressione a Joe Jordan e la canzoncina contro Leonardo, cose fatte in momenti di poca lucidità, ma ciò non toglie che ho fatto una figura di merda, una stronzata. La Calabria? Sono fiero delle mie origini e vado per la mia strada, al mio paese ho una scuola calcio con 150 bambini, ho costruito uno stadio e soprattutto ho una fondazione che si occupa di tirare via i bimbi dalla strada, sono queste le cose importanti. Il Sion? Uno deve essere uomo fino in fondo, venendo qua ho azzerato tutto il mio passato e ho lavorato di più di quanto avessi fatto al Milan, tanto che mia moglie mi ha pure rinfacciato questa cosa, ma dall’altra parte non ho visto ricambiato lo stesso impegno e poi me l’hanno fatta pagare a me e al mio staff, per quanto riguarda il calcio in Svizzera è diverso dall’Italia, è un calcio molto fisico e si preferisce dare spazio ai giovani, ci sono molti 92/93 in campo”.

La redazione di Milanlive.it

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Redazione2