Quale fu il suo rapporto con Poli?
“La sua stagione partì con qualche problema fisico da risolvere. Ha sempre mostrato una personalità spiccata, con la voglia di emergere per il bene della squadra, prima di tutto. Poi le cose non andarono per il verso giusto, anche se lasciai la Samp con tre punti di vantaggio sulla zona retrocessione…”.
Oggi come vede Andrea Poli?
Qual è la collocazione ideale in campo?
“In un centrocampo a tre può fare sia il mediano di destra, sia quello di sinistra. Non è sempre preciso nel tiro, ma se riuscisse a diventare più cattivo, avrebbe modo di segnare e inserirsi con più frequenza”.
Cosa non funzionò durante l’esperienza di Poli all’Inter?
Dove può arrivare il Milan dei giovani?
“Intanto, riparte da un’annata importante: il terzo posto raggiunto lo scorso anno è un risultato fantastico, considerato il cambiamento radicale che ci fu la scorsa estate. La dirigenza è stata brava a credere e mantenere Allegri in panchina, inserendo uno come Balotelli, che è tra gli attaccanti più forti al mondo. Secondo me, il Milan se la giocherà con Juve, Napoli e Fiorentina”.
E Di Carlo dove andrà?