MILAN ALLEGRI – Con il ritorno di Ricardo Kakà, il Milan torna a schierarsi con il modulo 4-3-1-2 nel quale il brasiliano occuperà il ruolo da trequartista. Un cambiamento tattico che era stato già deciso nella famosa cena di Arcore di inizio estate, ma che non si è mai realmente concretizzato nelle partite del precampionato a causa dell’assenza di un vero trequartista nell’organico a disposizione di Massimiliano Allegri.
Adesso il trequartista c’è e la squadra rossonera scenderà in campo con il modulo preferito dal presidente onorario Silvio Berlusconi, che ha spesso fatto fatica a digerire moduli che non prevedessero la presenza di due punte supportate da un giocatore di fantasia alle loro spalle.
Rimane da assegnare un posto in attacco. Certamente le partite sono molte e non dovrebbe mancare lo spazio per nessuno degli attaccanti, ma si sa che un allenatore ha sempre delle gerarchie.
In questo momento Allegri sembra indeciso tra Robinho e Matri, ma il secondo dovrebbe essere avvantaggiato per un posto da titolare in vista della trasferta di Torino contro i granata. El Shaarawy è diventato una terza scelta, inspiegabilmente oseremmo dire. Il nuovo modulo non sarà dei più congeniali per sfruttare le sue qualità, ma non esiste che non un giocatore giovane e con le sue qualità non possa imparare a giocare diversamente. Il Faraone la sua disponibilità ad apprendere il ruolo della seconda punta l’ha data e resta ad Allegri decidere di dargli fiducia. El Shaarawy è stato tra i migliori del Milan nel precampionato e nelle prime partite ufficiali della stagione, eccezion fatta per la partita di Verona dove hanno giocato tutti, e questo accantonamento improvviso coglie un pò di sorpresa. Come ha colto di sorpresa la scelta, sbagliata, di farlo entrare a soli 3 minuti dalla fine contro il Cagliari.
Allegri dovrebbe puntare con decisione sul trio Kakà-Balotelli-El Shaarawy che possiede un mix di qualità davvero esplosivo che può far impazzire qualsiasi difesa avversaria.
Matteo Bellan – www.milanlive.it