MILAN ALLEGRI – Manuel Del Sante, psicologo presso il Centro di Psicologia di Prato e consulente della Federcalcio, è stato intervistato da SpazioMilan.it per fare un’analisi della situazione negativa venutasi a creare in casa Milan.
Come si palesa il disagio psicologico sul campo?
“E’ un fenomeno diffuso perché la paura è emozione naturale. Tutti gli atleti avvertono questa sensazione che può essere vissuta in modi diversi”.
E cioè?
Vuol dire che la paura può creare infortuni?
“Proprio così. L’atto motorio diventa più difficile e rende i movimenti meno fluidi. Il Milan ha parecchi giocatori fuori per acciacchi muscolari, può darsi che la componente psicologica abbia avuto anche solo un minimo peso”.
Come se ne esce?
“Occorre controllare le paure, ma prima ancora palesarle, affrontarle e accettarle. Bisogna andare incontro al disagio in modo costruttivo. Per essere concreti, nello spogliatoio è necessario sviscerare ogni giorno queste sensazioni e condividerle nel gruppo”.
Le assenze di Kakà e Balotelli possono aver generato depressione e insicurezza?
Un compito di Allegri..
“Deve responsabilizzare di più ogni elemento della sua rosa per creare coesione di gruppo. A volte le assenze e le emergenze portano i tecnici a cambiare modulo, ma a livello psicologico possono emergere nuove risorse utili per avere una marcia in più anche quando rientreranno i cosiddetti big”.
Chi è il leader di questo Milan?