Quando tutto sembrava perso il Presidente Berlusconi ha deciso di scendere in campo per la propria creatura e di mediare. Il risultato è che Galliani, per adesso, resta in società assieme a Barbara. Da oggi il Milan avrà due ad con ruoli diversi, il primo si occuperà dell’area sportiva, la seconda dell’area commerciale. Caso più unico che raro, una soluzione scelta e voluta per far coesistere, ameno per ora, il passato e il futuro del Diavolo ma anche due modelli di gestione agli antipodi. Una coppia strana da questo punto di vista. La mossa di Berlusconi, nello scegliere di unire le due visioni, è stata molto intelligente. Una cosa è certa: in casa Milan è in atto una rivoluzione, un processo di rinnovamento chiamato e voluto fortemente da Barbara Berlusconi. Sulla carta le idee proposte sono molto buone ma si sa che è difficile mettere in pratica la teoria. Troppo presto e troppo azzardato fare previsioni sul futuro.
In mezzo al marasma generale in molti si sono scordati del Milan come squadra. I ragazzi di Allegri sembrano aver imboccato la strada giusta con le convincenti vittorie contro Celtic e Catania. L’undici rossonero pare abbia ritrvato una precisa identità. Merito anche del 4-3-2-1 dsegnato da Allegri che per adesso funziona alla perfezione. Avevamo consigliato l‘albero di Natale tempo fa, precisamente in questo editoriale, e siamo lieti di apprendere che la nostra intuizione sul campo ha dato ottimi risultati. Avanti quindi così con un Balotelli in più e un Kakà trascinatore del Milan. In attesa di El Shaarawy e di altri giocatori importanti. La scalata è appena cominciata.
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