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Categorie: Milan News

Calcioscommesse, Brocchi: “Non ho alcun timore, fornisco massima collaborazione agli inquirenti”

Chistian Brocchi, ex calciatore di Milan e Lazio ed attuale allenatore degli Allievi rossoneri, è finito nel registro degli indagati dello scandalo Calcioscomesse. Ecco di seguito le dichiarazioni che ha rilasciato nella giornata di oggi: “Non ho nessun timore e nessuna paura di far vedere agli inquirenti quello che c’è nella mia vita e gli ho portato io spontaneamente quello di cui hanno bisogno. Bazzani? Lo conosco da 10 anni come conosco centinaia di persone che negli anni ti chiedono biglietti, ti chiedono maglie. Persone che sono vicine al mondo del calcio. E’ una persona con la quale ho avuto rapporti per un accredito per delle partite perché era amico di un amico che, purtroppo, non c’è più. Lui quando aveva bisogno di biglietti per vedere le partite, mi contattava. Ho dato biglietti a centinaia di persone, magliette a centinaia di persone e non è un problema per me. La cosa sicura è che gli inquirenti avranno tutto: avranno i contatti, avranno le telefonate, i messaggi. Speriamo che abbiano tutto questo perché ho fatto dei valori dello sport il cardine della mia vita. Sentirmi oggi, in questa situazione, dopo aver subito, in piccola parte, delle cose brutte, non è giusto. Avere contatti con il mondo esterno fa parte della vita di ogni calciatore e di ogni persona e prima di fare quello che è stato fatto oggi, bisogna avere in mano qualcosa. La prima reazione? Stupore. Quando ho letto il nome della persona, ho collegato ma allo stesso tempo mi ha tranquillizzato e ho pensato “che colpa ne ho?”. Non penso che dare biglietti ad amici, ad amici degli amici sia qualcosa di così grave. Non ho sentito Gattuso ma penso che Rino sia nella stessa posizione. Abbiamo tante persone intorno alle quali facciamo dei favori, ma penso che ogni giocatore abbia delle situazioni simili. Spero d’essere sentito quanto prima dai magistrati perché sono 5 mesi che ho iniziato una nuova avventura e che insegno i valori dello sport ai miei ragazzi e sentirmi dire queste cose mi ha fatto male”.

Scritto da
Matteo Bellan