CARNAGO – La conversione di Seedorf. Il tecnico olandese non ha più dubbi: «La società ha dato un obiettivo: cercare di entrare in Europa League. Anche contro il Chievo vanno cercati con molta forza i 3 punti». Il Professore, comunque, non ha gradito i 4 giorni trascorsi fra Roma e Firenze nonostante il mini-ritiro abbia consentito al suo Milan di interrompere la serie negativa di 4 sconfitte consecutive (fra campionato e Champions League) riprendendo la marcia di avvicinamento verso la zona Europa League che adesso è distante 8 punti. «Non credo molto nel ritiro, fa parte della cultura italiana e la rispetto ma in Olanda non l’ho mai fatto – ha spiegato Seedorf – In Inghilterra fino a poco tempo fa non esisteva e in Spagna si fa solo per le trasferte. Io ho vissuto queste realtà e ho vinto tanto lo stesso. Forse bisognerebbe cancellare i ritiri: ci sono molte più squadre che perdono dopo il ritiro piuttosto che il contrario. L’Italia è un paese geograficamente esteso e per certe trasferte bisogna viaggiare alla vigilia. Il ritiro bisogna sfruttarlo al meglio».
TABÙ
FUTURO
– Clarence Seedorf si sente sempre molto saldo sul ponte di comando rossonero, ben oltre i confini di questa stagione. «Sin dal mio arrivo (a metà gennaio; ndi) qui al Milan – ha spiegato – abbiamo iniziato a lavorare anche per il futuro. Come mi ha scritto un amico, Roma non è stata costruita in due giorni. Chi si aspettava che potessi costruire qualcosa di importante in 3-4 mesi si sbagliava. Cosa è cambiato in me? Nulla a pate che devo dire che da allenatore il cuore batte un po’ meno forte che da calciatore e si riesce a gestire meglio gli impulsi».
BALOTELLI
Fonte: Corriere dello Sport