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Retroscena Milan: i due motivi per i quali Berlusconi non esonera Mihajlovic

Sinisa Mihajlovic & Silvio Berlusconi (foto dal web)

MILAN NEWS – Silvio Berlusconi non è contento dell’andamento del Milan in questo campionato, nessuno può esserlo viste le premesse e i risultati deludenti ottenuti finora. La squadra non è in zona Champions e neppure in quella Europa League. Ha perso tutti gli scontri diretti, tranne quello contro una derelitta Lazio, e fa fatica anche contro le cosiddette piccole. Le partite contro Carpi ed Hellas Verona dovevano rilanciare i rossoneri, i quali però non sono riusciti a fare più di 2 punti contro avversari assolutamente alla portata. La situazione di classifica è negativa e l’ambiente non è sereno; la tifoseria ce l’ha un po’ con tutti: calciatori, mister e società. Uno scenario che ricorda molto quello delle ultime fallimentari annate, che si sperava di non dover più ripetere.

Ecco perché Berlusconi non licenzia Mihajlovic

Gli investimenti estivi non sono bastati per colmare il gap dalle prime e Sinisa Mihajlovic non sta riuscendo a trasmettere ai propri giocatori né il furore agonistico di cui ha tanto parlato e neppure idee di gioco. Si è parlato di un possibile esonero del serbo, soluzione alla quale Berlusconi ha sicuramente pensato ultimamente. Ci sono stati contatti con Francesco Guidolin e si è parlato del tandem Marcello Lippi-Cristian Brocchi. Sono pure emerse indiscrezioni su Cesare Prandelli e Luciano Spalletti, ma nulla si è mosso finora concretamente. Si attendono le prossime due partite.

Alfredo Pedullà, giornalista sportivo esperto di calciomercato, nel suo blog ha spiegato i due motivi che finora hanno spinto il presidente a non cadere nella tentazione di esonerare Mihajlovic dalla panchina del Milan:

  • Avere un quarto allenatore a libro paga. Va ricordato che Clarence Seedorf e Filippo Inzaghi sono ancora sotto contratto e dunque assumere un nuovo tecnico non sarebbe la soluzione positiva in termini di bilancio. Al massimo si potrebbe considerare una soluzione interna come Cristian Brocchi o Mauro Tassotti, entrambi già a libro paga, ma difficilmente essa potrebbe dare una scossa importante alla squadra.
  • Tenere libero il posto per un allenatore più importante l’anno prossimo. In questo caso si parla di Antonio Conte, che adesso allena la nazionale e che dopo l’Europeo 2016 dovrebbe tornare alla guida di un club. Berlusconi da tempo sogna di affidare a lui il suo Milan per il rilancio. Bisognerà vedere se il commissario tecnico azzurro avrà offerte migliori di quella rossonera. Il suo desiderio, ribadito anche recentemente, è quello di guidare una società che gli consente di partecipare alla Champions League. In questo momento il Milan non è una piazza che glielo consentirebbe

 

Redazione MilanLive.it

Scritto da
Matteo B.