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Categorie: Milan News

Milan, Abate: “Spiace per Seedorf e Inzaghi. Mihajlovic? Una sorpresa”

Ignazio Abate e Alex Sandro (©Getty Images)

Ignazio Abate è uno dei titolari quasi indiscussi di questo Milan, dopo aver superato la concorrenza di un Mattia De Sciglio involuto negli ultimi anni. Il terzino campano è diventato padrone della fascia destra e risulta essere tra i ‘senatori’ dello spogliatoio.

Cresciuto nel settore giovanile rossonero, è entrato a far parte dei 50 giocatori con più presenze nella storia del club. Ai microfoni del mensile Forza Milan ha così commentato il raggiungimento di questo traguardo: “Sicuramente è una bella soddisfazione e fa effetto, perché passano gli anni. Dopo la trafila nelle giovanili e qualche stagione in giro, è un motivo d’orgoglio essere tornati in questa società da protagonista“.

Abate successivamente ha parlato anche degli allenatori avuti nel corso della sua esperienza nella prima squadra del Milan. Su Leonardo e Massimiliano Allegri: “E’ quello che mi ha dato la possibilità di esprimermi e al quale devo tutto, magari senza il suo coraggio oggi non staremmo parlando di questa carriera. E’ quello che mi ha cambiato ruolo, dandomi fiducia e facendomi diventare un giocatore importante. Di conseguenza solo legato a lui da un rapporto stretto, ma lo stesso vale per Allegri, che è l’unico con il quale per adesso ho alzato trofei. Max all’inizio non mi teneva molto in considerazione perché non mi vedeva come terzino, però mi ha fatto crescere e con il passare del tempo ci siamo legati sempre di più“.

Ignazio come suoi tecnici ha avuto anche due ex compagni di squadra come Clarence Seedorf e Filippo Inzaghi: “Con Pippo avevo un’amicizia davvero stretta, pure con Clarence mi trovavo bene. Quando poi sono diventati allenatori, è giusto che ci sia stato distacco. Cosa è cambiato? L’approccio è sempre lo stesso, magari con loro due mi sentivo più responsabile perché essendo stati miei compagni avevo paure di deluderli. Mi spiace per entrambi, perché hanno avuto avventure brevi. Sono sicuro che faranno una bella carriera“.

Belle parole anche per Sinisa Mihajlovic, recentemente esonerato (l’intervista è stata realizzata quando il serbo era ancora in carica), con il quale si è sempre schierato in questi mesi di alti e bassi: “E’ stata una bella sorpresa fin dall’inizio. Tutti lo descrivevano come un sergente di ferro: in parte lo è perché pretende disciplina ed educazione, però in fondo non è quel duro che si vuol far credere, perché se porti rispetto di dà fiducia. Ma la sua più grande qualità è la lealtà, se ha qualcosa da dirti te le dice per il tuo bene e per quello della squadra“.

Scritto da
Matteo Bellan