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Milan, Maldini: “Rifiuto il ruolo offerto, ecco cosa chiedo a Fassone”

Paolo Maldini (©Getty Images)

MILAN NEWS – Oggi si è fatto un gran parlare del possibile ritorno di Paolo Maldini al Milan. Marco Fassone lo ha già contattato e gli ha offerto un ruolo di direttore tecnico oltre che di raccordo tra squadra e società.

Si è parlato di un Maldini che voleva riflettere sulla proposta e che non sarebbe convintissimo. Infatti, pare che voglia un incarico con autonomia e responsabilità importanti. Però in serata Paolo è intervenuto a Sky Sport per spiegare bene la situazione. Serviva una presa di posizione del diretto interessato per comprendere meglio tutto.

Queste le sue parole riprese da gianlucadimarzio.com: “Vedo che il mio nome un po’ troppo spesso viene tirato in ballo attraverso notizie false, o quantomeno non verificate. E’ vero che ho incontrato Fassone e Mirabelli a casa mia, e mi è stato detto che l’obiettivo della nuova società è quello di riportare il Milan, in cinque anni, fra i top club del mondo. Quindi, a questo proposito, la mia storia di uomo e di calciatore del Milan mi impone di capire fino in fondo le idee della nuova proprietà, i loro progetti e come pensano di agire. Ho bisogno di sentirmelo dire direttamente da loro per un motivo di coerenza: se ci devo mettere la faccia, il cuore e la passione – perché so come sono fatto, lavorerei 24 ore su 24, 365 giorni all’anno per la causa – lo voglio fare per un progetto realmente serio”.

Successivamente il figlio di Cesare ha proseguito il suo discorso così: “Sono pronto a stravolgere la mia vita, non sono io ad avere cercato il Milan ma loro ad avere cercato me, quindi ritengo giusto che io possa parlare con la nuova proprietà prima di prendere una decisione definitiva. E’ una questione di principio e di giustizia”.

Maldini ha voluto anche spiegare nello specifico un altro concetto rilevante: “Si è detto di una mia richiesta elevata a livello economico: non ho fatto alcuna richiesta in tal senso. Si è detto di alcune condizioni che avrei dettato: semplicemente ho fatto presente che se mi dovesse essere affidata l’area tecnica, sarebbe giusto che io potessi prendere delle decisioni, ed eventualmente sbagliare, in autonomia. E questo non vuol dire bypassare il ruolo di Fassone”.

E Paolo ha avuto modo di rispondere anche a chi lo considera privo di esperienza: “Mi sento di affermare che a livello tecnico di esperienza ne ho, e deriva da una vita trascorsa sul campo con la maglia del Milan, che continuo a considerare non come una seconda pelle, ma come la mia prima e unica pelle”.

La bandiera rossonera ha infine concluso il suo discorso facendo intendere ancora meglio qual è la sua posizione in tutta questa situazione. Un riassunto molto chiaro dello scenario: “Vorrei che una cosa fosse chiara, senza generare alcun tipo di fraintendimento: qualunque decisione io prenderò, lo farò solo ed esclusivamente per il bene del Milan. E se alla fine dovessi far parte della nuova società, vorrei che i contatti con la proprietà, ovviamente condivisi con Fassone, fossero continui e costruttivi, non servirebbe sentirci solo una volta ogni tanto. Se si deve tornare al top, lo si deve fare tutti insieme, all’interno di un progetto condiviso. Si è anche detto che la mia risposta negativa è già arrivata: semplicemente, al momento, non sono d’accordo con il ruolo che mi è stato prospettato. Chiedo rispetto, un rispetto che penso di meritarmi”.

 

Redazione MilanLive.it

Scritto da
Matteo Bellan