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Milan da Champions…O no? I pro e i contro della squadra di Montella

Vincenzo Montella (©Getty Images)

MILAN NEWS – Sognare non costa nulla, ma tenere gli occhi aperti il più delle volte è anche meglio. Un atteggiamento che dovrà intraprendere il Milan di oggi, una squadra che continua a far punti ed a blindare il terzo posto che vorrebbe dire preliminari di Champions League, traguardo ancor maggiore di quello prestabilito ad inizio stagione. Le premesse però ci sono: la banda di Vincenzo Montella viaggia a ritmi elevati, una media punti di 2,08 a partita. Non era così alta dal 2010-11, anno in cui il Milan vinse addirittura il suo ultimo Scudetto.

Ma la Gazzetta dello Sport oggi ha voluto approfondire il discorso Milan, domandandosi se i rossoneri siano realmente pronti per salire sul podio e se tale cammino durerà ancora a lungo. Tra pro e contro sono molteplici le situazioni da analizzare.

Montella e i giovani: ecco perché il Milan è da Champions

Tra i lati positivi del Milan odierno c’è sicuramente l’allenatore: mister Montella è uno stratega, uno dei tecnici più scaltri e intelligenti del campionato. Cancellata la parentesi negativa con la Sampdoria, per il resto ha fatto benissimo in qualsiasi sua esperienza da tecnico. Con una rosa a disposizione molto simile a quella dello scorso hanno sta riuscendo a tirar fuori il senso di gruppo e di gioco; ha sperimentato il possesso palla ma poi ha scelto di affidarsi a schemi più orizzontali e meno ragionati. I risultati per ora gli danno ragione.

La gioventù della rosa e le tante scommesse vinte sul campo sono altri fattori di ottimismo; Gigio Donnarumma si è confermato tra i migliori portieri d’Italia, i vari Suso, Niang e Locatelli sono esplosi definitivamente grazie alla fiducia di un allenatore che gli ha concesso minuti e tanta fiducia. E di certo nel corso della stagione Montella proverà a fare lo stesso con altri interessanti calciatori della sua rosa (Pasalic?). Altro elemento da non dimenticare riguarda la liquidità fresca che la cordata cinese, ormai ad un passo da diventare proprietaria del Milan, ha promesso di investire fin da gennaio; con un paio di colpi importanti (un regista e un’ala) a gennaio i rossoneri possono presentarsi ai blocchi di partenza del girone di ritorno con più scelta e maggiore qualità.

Milan da podio. Ma saprà resistere a fatica e turnover?

Giacomo Bonaventura e Vincenzo Montella (©Getty Images)

Se da una parte sono vari i lati positivi per i quali il Milan può realmente prenotare un posto in Champions, dall’altra non sono da sottovalutare le situazioni meno brillanti e ottimistiche che potranno riscontrarsi in corso d’opera. Ad esempio va tenuta d’occhio la discontinuità della squadra rossonera all’interno di certe gare, in cui magari si spegne troppo facilmente dal punto di vista di gioco e qualità. Molte delle 8 vittorie stagionali sono arrivate per un episodio, per un colpo a sorpresa, come domenica a Palermo per il tacco di Gianluca Lapadula. Non sarà fortuna, ma a lungo andare qualcosa potrebbe anche andare storto.

Montella teme anche la fatica della sua rosa titolare, visto che per ora i ricambi non hanno dato grandi risposte e quei calciatori già spremuti fino al midollo, come i sempre presenti Romagnoli, Bonaventura e Suso, potrebbero anche accusare dei cali fisiologici. Nonostante l’assenza delle coppe infrasettimanali la profondità della rosa del Milan non è talmente rassicurante da poter gestire il turnover al meglio. Infine la qualità generale della squadra; i rossoneri non vantano di certo i calciatori più talentuosi del campionato a parte qualche eccezione. Il fatto che arrivino spesso e volentieri solo vittorie di misura è emblematico. Manca la scaltrezza e la gestione qualitativa dei match, metterli in ghiaccio, costruire di più e subire di meno. Tutti dati che Montella dovrà analizzare se vuole cacciare i fantasmi e mantenere il ritmo Champions.

 

Redazione MilanLive.it

Scritto da
Keivan Karimi