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Paul Singer, boss di Elliott decisivo per il futuro del Milan

Logo (Foto AC Milan)

MILAN NEWS – Dietro all’acquisizione del Milan da parte dei cinesi di Rossoneri Sport Investment Lux c’è uno dei volti più oscuri, controversi e di successo dell’America capitalista. Si tratta di Paul Singer, magnate di New York e proprietario di Elliott Management, l’hedg fund che ha prestato ben 303 milioni di euro ai nuovi proprietari per arrivare al closing.

Il quotidiano Il Foglio svela qualcosa in più sugli affari di Singer, 73 anni, uomo non proprio amato dalle parti di Buenos Aires: fu infatti una sua manovra speculativa a costringere l’Argentina alla bancarotta nel 2001, vista la battaglia vista per i ‘Tango Bond’ che misero in ginocchio lo stato sudamericano. Il suo modo di agire è questo, spietato e senza scrupoli, con il profitto come unico obiettivo. Ha fatto lo stesso con il colosso minerario Bhp Billiton e persino con la vendita delle ‘italiane’ Ansaldo e Parmalat.

L’uomo d’affari, definito da Forbes il più intelligente tra i manager di hedge fund al mondo, controlla circa 3,2 miliardi di dollari con le sue interazioni finanziarie. Nonostante la sua natura repubblicana è stato tra i finanziatori delle prime campagna negli Usa per i matrimoni gay, grazie a suo figlio Gordon, omosessuale dichiarato. Ora si è gettato nel mondo del soccer, prestando più di 300 milioni a Yonghong Li per l’operazione Milan con fattore di guadagno assoluto grazie all’interesse dell’11,5% imposto. I cinesi dovranno restituire il tutto in 18 mesi altrimenti Singer metterà le mani sul club rossonero. Con chissà quali intenzioni.

 

Redazione Milanlive.it

Scritto da
Keivan Karimi