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Milan-Donnarumma, retroscena: non rispettati i patti di luglio

Gianluigi Donnarumma (©Getty Images )

MILAN NEWS – Il rinnovo di Gianluigi Donnarumma ha avuto la sua tappa conclusiva dopo tante discussioni solo nella seconda settimana di luglio, ma ora è nuovamente messo in discussione. La Gazzetta dello Sport ha ricostruito la vicenda per capire i motivi del caso avvenuto in questi giorni.

Rapporti non buoni quelli iniziali tra Mino Raiola, agente del portiere, e il direttore sportivo rossonero Massimiliano Mirabelli. Il Milan vuole blindare Donnarumma per non rischiare di perderlo a costo zero nel 2018 ma il procuratore si mette di traverso: in una conferenza a Montecarlo a fine giugno parla di minacce della società verso il suo assistito, che nel frattempo nell’Europeo Under 21 viene tacciato di essere un ‘traditore’, con tanto di striscione ‘Dollarumma’ e un simbolico e severo lancio di banconote false nei suoi confronti. Il braccio di ferro va avanti e persino Vincenzo Montella si ‘scomoda’ per andare a Castellammare a parlare con i famigliari di Gigio.

Giorni tormentati, con la famiglia Donnarumma che spinge invece per farlo restare al Milan, anche grazie all’idea che il fratello maggiore Antonio possa raggiungerlo in rosa e stargli vicino. Nel giro di poche settimane Mino Raiola e suo cugino Enzo (che assiste Gigio da sempre) si trovano all’opposizione, dato che il ragazzo e i genitori vogliono rimanere in rossonero mentre loro volevano ripartire da un altro club.

Il 6 luglio i Raiola incontrano Fassone e Mirabelli al Radisson Blu l’intesa sul nuovo contratto viene sancita da una solenne stretta di mano. Poi, però, l’agente italo-olandese scappa via. Nei giorni seguenti la dirigenza del Milan se la vede con la famiglia per la stesura dell’accordo finale. Enzo compare solo l’ultimo giorno e all’avvocato Vittorio Rigo non rimane che assecondare il volere della maggioranza.

L’11 luglio arriva l’annuncio del rinnovo fino al 2021, ma sulle clausole di rescissione promesse per mettere tutti d’accordo sorge una dimenticanza. Il club non le deposita. Nessun accordo firmato in tal senso, solo strette di mano e impegni non ufficiali. Il resto è storia recente. La Gazzetta dello Sport scrive testualmente che «i Donnarumma strada facendo hanno fatto marcia indietro, hanno rivisto le proprie convinzioni. Patrocinando la lettera di fine settembre di Rigo hanno rimesso Raiola al centro del loro progetto». L’idea di lasciarsi a fine stagione appare concreta. Il fatto che il Milan abbia disatteso l’accordo preso non è stato ben digerito e può portare a un divorzio, tutt’altro che sorprendente.

 

Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it

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Keivan Karimi