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Milan, Gattuso: “Non chiudiamo le partite. Mentalità da migliorare”

Gennaro Gattuso (©Getty Images)

NEWS MILANGennaro Gattuso tutto sommato contento dopo Bologna-Milan 1-2. Serviva una vittoria ed è arrivata, mancava da oltre un mese ed era fondamentale per rimanere aggrappati al treno Europa League.

Il mister rossonero al termine del match si è concesso ai microfoni di Sky Sport e si è così espresso: «Abbiamo fatto di tutto per rovinare il film oggi. Non era facile oggi, per la settimana che abbiamo vissuto e per la tensione che c’è stata a Milanello in settimana. Ci abbiamo messo la faccia, ci siamo presi le nostre responsabilità. Non era semplice venire qua, creare tante azioni da gol e vincere. Era da 40 giorni che non vincevamo, ce la teniamo anche se c’è da riflettere su come mai non riusciamo a chiudere le partite. E’ un problema che ci portiamo avanti da tempo».

A Gattuso viene fatto notare che il calo del Milan è avvenuto proprio dopo il suo rinnovo di contratto, una coincidenza di eventi: «Nel calcio un giorno sei un mago e quello dopo sei brutto come Gargamella. Conosco bene questo mondo e le diverse dinamiche. Bisogna rimanere lucidi e capire perché determinate cose succedono. Andiamo a vedere l’età di questa squadra. Tranne Bonucci, Zapata e Rodriguez l’età media è di 23-24 anni. E’ da qua che dobbiamo ripartire, dalla qualità dei giocatori. Sicuramente a livello mentale e di esperienza dobbiamo migliorare. Anche io devo migliorare, ho 40 anni e non 60, posso commettere errori di inesperienza».

Rino ha proseguito la sua analisi nella seguente maniera: «Questa squadra ha giocato tantissimo, ha iniziato a luglio e qualche giocatore a livello di condizione non è al massimo. Lo sappiamo. Sicuramente a qualche giocatore starò sulle scatole, però non mi interessa cosa possono pensare. Io sono coerente col mio pensiero, voglio portare il mio lavoro a termine. Credo fortemente che con i singoli non si va nessuna parte, mi interessa il collettivo. Non è un caso che negli ultimi 4-5 anni si perda sempre punti con le cosiddette piccole. Non è solo una questione fisica, ma soprattutto mentale. Non bisogna pensare di aver fatto il nostro allenandoci bene. Nel calcio e per indossare la maglia del Milan ci vuole ben altro, bisogna capire bene quello che si fa. Io non posso piacere a tutti».

Gattuso ha concluso il suo intervento spiegando il nervosismo avuto nella conferenza stampa di ieri a Milanello: «In questo momento finisce un problema e ne inizia un altro. Ho il dovere di tenere concentrati e preparare al massimo i ragazzi per scendere in campo. Dopo se ci andiamo a complicare la vita con tutto quello che succedere all’esterno, perché qualcuno manda un Whatsapp e dice una parolina… Pensiamo a fare il nostro dovere, siamo pagati profumatamente. Alle altre cose ci penserà chi di dovere, oguno deve fare il suo. Ieri ero nervoso perché sento troppe chiacchiere da bar e non mi piacciono».

 

Matteo Bellan

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Matteo Bellan