MILAN NEWS – Nella sua storia anche recente il Milan ha vantato all’interno della propria rosa un numero impressionante di grandi calciatori, campioni assoluti sopra la media.
Uno dei giocatori di maggior talento ed estro degli anni ’90, trascinatore del Milan per lunghi tratti, è stato sicuramente il montenegrino Dejan Savicevic, fantasista straordinario soprannominato non a caso il ‘Genio’ per i colpi sorprendenti ed improvvisi.
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Savicevic oggi è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport per commentare l’andamento del Milan di oggi; parere molto positivo quello dell’ex numero 10 rossonero: “Mi piace questo Milan, i giocatori stanno facendo bene, lottano per entrare tra le prime quattro. Bisogna andare in Champions, sarebbe come vincere uno scudetto. La Champions oggi ti cambia la vita, sia economicamente che per prestigio. Ero scettico riguardo ai cinesi, non potevo pensare che il Milan finisse in mano a chi non sa nulla di calcio. Adesso, almeno, è diverso. Cosa suggerirei ad Elliott da più di mille chilometri? Niente. Ma il fatto che ci siano Leonardo e Paolo Maldini, due del grande Milan che conoscono l’ambiente, è una garanzia, sanno cosa serve al club”.
L’attuale presidente della federazione calcistica del Montenegro, che ha giocato nel Milan dal 1992 al 1998, si è voluto complimentare con Gennaro Gattuso per il suo ottimo rendimento da allenatore: “Non sono sorpreso. Sta facendo bene perché anche da giocatore era uno ordinato, che gestiva e non temeva di lavorare e allenarsi. Negli ultimi tempi la squadra e il gioco sono anche migliorati. A lui il compito di riportare il Milan in alto”.
Savicevic ha poi voluto parlare dei singoli che stanno facendo la differenza: “Piatek e Paquetà? Li ho visti entrambi in Roma-Milan. Sembrano finalmente due giocatori importanti. Per giudicare il brasiliano, però, è presto: lasciamolo giocare e ambientarsi. Piatek, invece, lo vedo segnare a raffica da inizio stagione, anche nel Genoa. Impressionante. La speranza è soltanto che non si fermi, ma mi sembra serio e solido. Donnarumma? Diventerà sicuramente il nuovo Buffon. Anche contro la Roma ha fatto grandi cose. E quando c’è Romagnoli là dietro si sta più tranquilli, la difesa è un punto di forza”.
L’ex calciatore si è espresso anche del periodo che ha portato il Milan in recessione, sia tecnica che economica: “Penso sempre che il crollo sia cominciato quando sono stati venduti Ibrahimovic e Thiago Silva. Tutto viene da lì. Per tornare in alto bisogna puntare su grandi calciatori e professionisti, è tutto qui. In Montenegro ci sono buoni talenti, ma non pronti per il Milan, che fa bene a puntare sui giovani, ma servono anche calciatori leader e maturi”.
Infine un commento anche sulla fine anticipata dell’esperienza di Gonzalo Higuain nel Milan: “Non so spiegarmi cosa sia successo e perché non sia riuscito a integrarsi. Uno come lui. Peccato per il Milan”.
Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it