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Cori Bakayoko-Kessie, decisione rimandata: i motivi

Tiemoué Bakayoko (©Getty Images)

NEWS MILAN – Oltre il danno, la beffa. Perché Tiémoué Bakayoko e Frank Kessie, vittima di vergognosi cori razzisti in Milan-Lazio, hanno visto anche slittare la decisione del Giudice Sportivo dopo quanto di indecoroso è avvenuto fuori e dentro lo stadio.

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Come riferisce l’edizione odierna di Tuttosport, lo slittamento di Alessandro Zampone, giudice sportivo che sostituisce Gerardo Mastrandrea in Coppa Italia, sarebbe dovuto all’arrivo nella tarda mattinata di ieri dei referti sugli scontri tra tifosi e polizia di Atalanta-Fiorentina. A quel punto, l’avvocato Zampone ha ritenuto di non fare in tempo a esaminare tutto il materiale, ma su richiesta della Lega Serie A ha dovuto almeno omologare i risultati con sanzioni disciplinari ai giocatori in modo da consentire l’avvio della vendita dei biglietti per la finale dell’Olimpico. Al di là della dinamica – sottolinea il quotidiano – resta lo sconcerto per questo prolungato impasse: dopo la mancata interruzione della partita, il rinvio appare quantomeno inopportuno vista la risonanza internazionale della vicenda.

La Figc, intanto, continua a prendere tempo e le relazioni degli ispettori federali non sembrano molto severe: gli inviati a bordo campo, incredibilmente, avrebbero percepito poco e quindi il giudice sportivo dovrebbe chiedere un supplemento di indagine. Appuntamento a lunedì quando in Via Rosellini, oltre a Zampone, ci sarà anche Mastrandrea.

Il Milan, intanto, evita di giudicare la vicenda, ma ci ha pensato Pepe Reina a mettere pressione alle Istituzioni: “Tutti abbiamo sentito i cori dai tifosi della Lazio, non dobbiamo essere noi a far notare i cori. Devono farlo gli arbitri e la procura. E’ il loro lavoro. Sono loro che devono fermare il gioco. Speriamo sia l’ultima volta. Bakayoko e Kessie sanno che non tutti i tifosi sono così. Quelli sono cretini rimasti al XIX secolo. Dobbiamo voltare pagina. Dobbiamo essere forti nel lanciare il messaggio contro il razzismo”.

 

 

Redazione MilanLive.it

Scritto da
Pasquale Cacciola