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Milan, i primi 100 giorni di Pioli: il bilancio

Milan, ecco i primi 100 giorni di Stefano Pioli sulla panchina rossonera. Alti e bassi per il tecnico emiliano in più di tre mesi: il bilancio. 

Stefano Pioli (©Getty Images)

Dal 9 ottobre 2019 al 17 gennaio 2020: i primi cento giorni di Stefano Pioli sulla panchina del Milan. Come evidenzia La Gazzetta dello Sport oggi in edicola, sono stati oltre tre mesi che in casa rossonera hanno portato solidità, novità tattiche sostanziali e il rilancio di molti giocatori.

La cura funziona. E’ questa la certezza giunta in quest’arco di tempo nonostante tutto, rallentamenti e difficoltà comunque evidenti. Rispetto alla rigidità tattica e alla scarsa elasticità mentale di Marco Giampaolo, il 54enne emiliano ha invece mostrato uno spiccato senso d’adattamento confermato anche con l’approdo di Zlatan Ibrahimovic.

All’arrivo dello svedese, infatti, segue subito il 4-4-2 senza esitare. Il calcio di Pioli ha poi portato ordine e semplicità, col punto più alto raggiunto col filotto di due successi esterni prima di Natale e quello più basso, ovviamente, la sconfitta dello stadio Atleti Azzurri d’Italia contro l’Atalanta.

Ma a proposito di Bergamo: la crescita più grande – evidenzia la GdS – è stata proprio sul piano psicologico. Il Diavolo delle prime giornate appariva infatti incerto e spaventato, ma ha acquisito man mano fiducia e certezze col tecnico di Parma. E anche dopo il clamoroso tracollo contro la Dea, grazie soprattutto all’approdo successivo di Ibrahimovic, la squadra ha comunque ripreso la retta via dopo il pareggio con la Sampdoria espugnando la Sardegna Arena del Cagliari e passando il turno in Coppa Italia.

Pioli ha inoltre dato convinzione a tanti giocatori e ha valorizzato gli acquisti estivi. Theo Hernandez è sempre più convincente, Rafael Leão appare rivitalizzato, Ismael Bennacer è puntualmente più nel cuore del centrocampo e Rude Krunic ha guadagnato posizioni in mezzo al campo. Resta un rebus Lucas Paquetá ed è un problema anche Suso, di difficile collocazione nel nuovo schieramento tattico e, in generale, piuttosto involuto.

Ma l’ultima scommessa vinta – si legge – è forse quella che sembrava più difficile, ossia sfruttare anche le qualità di Ante Rebic finora dimenticato a Milanello. Così oltre che nei miglioramenti nella fase di gioco, anche qui si vede chiaramente una differenza con la precedente gestione. Una delle note dolenti della precedente gestione.

1.28 è la media punti di Giampaolo per le prime 7 partite, 1.33 in 12 gare quella di Pioli dopo un avvio carico di alti e bassi. Per dare senso a questi a questi 100 giorni – conclude il giornale – ora la squadra deve dimostrare di aver trovato continuità.

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Scritto da
Pasquale Cacciola