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Milan News

Milan, con Ibrahimovic più gol e vittorie: Zlatan ispira i compagni

Zlatan Ibrahimovic esulta coi compagni in Milan-Torino (©Getty Images)

È stato sicuramente positivo l’impatto di Zlatan Ibrahimovic sul Milan. Il ritorno del centravanti svedese ha portato aria nuova dalle parti di Milanello e i risultati si vedono.

Oggi La Gazzetta dello Sport riporta che con lui in campo c’è una media punti da 2,6, era la metà prima del suo arrivo. Media gol subiti con Ibrahimovic: 0,8, erano 1,3. Media tiri totali: 19,8 con il 38enne di Malmoe, senza di lui 14,8. E si potrebbe continuare a lungo.

Zlatan non ha riportato solamente entusiasmo al Milan, ma anche gol e vittorie. Inoltre, in attacco offre più soluzioni ai compagni. È un attaccante che sa proteggere palla, far salire la squadra, dialogare con i compagni ed è utile pure sulle palle alte (sia in fase difensiva che offensiva).

Contro Brescia e Torino ha sbagliato due occasioni facili per segnare, però lui è uno che sa riscattarsi. Infatti, in campionato il gol di Ante Rebic è nato da un suo assist e in Coppa Italia ha realizzato la rete del 4-2 definitivo. Considerando l’età e il fatto che non giocava da ottobre, il suo apporto va considerato positivamente.

Ibrahimovic è fonte di ispirazione per i compagni, li aiuta quotidianamente a Milanello ad alzare il loro livello: tecnico e mentale. Con il suo arrivo diversi giocatori sono cresciuti. Da Ismael Bennacer, sempre più padrone del centrocampo, a un Samuel Castillejo che si sta meritando la titolarità della fascia destra: quattro partite con Zlatan, 17 occasioni create, 9 tiri dei quali quattro nello specchio, 18 cross, 8 dribbling riusciti.

Stiamo assistendo anche all’esplosione di Ante Rebic, per mesi oggetto misterioso e adesso calciatore decisivo nel Milan. Contro il Torino abbiamo visto pure un Hakan Calhanoglu in grande spolvero e autore di una doppietta. Si spera che l’effetto Ibra duri a lungo, perché più volte il turco ha mostrato di essere scostante nel rendimento. La squadra per andare in Europa deve continuare a crescere tutta.

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Scritto da
Matteo Bellan