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Pirlo: “Paquetà e Calhanoglu devono trovare il ruolo”. E punge Suso

Andrea Pirlo torna a parlare di Milan difendendo Paolo Maldini, Zvonimir Boban e Stefano Pioli. Poi fa considerazioni su Hakan Calhanoglu, Lucas Paquetà e Jesus Suso.

Andrea Pirlo e Paolo Maldini (©Getty Images)

Andrea Pirlo è stato un campione indiscusso e ha vinto tanto con la maglia del Milan. Sia in Italia che a livello internazionale ha alzato tanti trofei in rossoneri.

Dopo aver proseguito la carriera alla Juventus e averla conclusa nel New York City, adesso il suo obiettivo è diventare un allenatore. Sarà interessante vederlo all’opera in tale ruolo. Sulla carta ha le qualità per farlo, ma solamente il campo dirà se sarà effettivamente all’altezza di un compito così delicato.

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Pirlo su Maldini, Calhanoglu, Suso e Paquetà

Oggi Pirlo ha rilasciato un’interessante intervista alla Gazzetta dello Sport e tra i temi affrontati c’è l’operato di Paolo Maldini da dirigente del Milan. Queste le sue considerazioni: «Ha un ruolo difficile in un Milan senza grosse disponibilità economiche. Un club diversissimo dal vecchio Milan. Lui e Boban fanno quello che possono, hanno preso i giocatori che potevano prendere. È questione di investire sui giovani e sperare che esca un campione. La difficoltà non è passare dal campo alla scrivania, ma dal Milan a cui erano abituati loro a quello di oggi. Hanno fatto bene in un momento delicato e penso siano le persone giuste per risalire piano piano. Vale lo stesso per Pioli. Fa il possibile con quello che ha, è riuscito a dare un’impronta alla squadra. Mi è sempre piaciuto, anche come persona».

All’ex centrocampista è stato domandato pure di Rafael Leao, attaccante classe 1999 che ancora deve affermarsi in maglia rossonera: «Bravo – risponde – ma giovane. Ibra gli farà bene, gli toglierà quella “mollezza” che ha ogni tanto in partita».

Pirlo viene interpellato pure su Hakan Calhanoglu, giocatore che a suo avviso non ha ancora una posizione definita: «Bravo, ha tutto per poter diventare grande ma ancora non ha un ruolo definito, mezzala, esterno, non si capisce».

A suo avviso la cessione di Jesus Suso non è stata un errore, visto che a livello caratteriale lo spagnolo non ha dato una grande dimostrazione: «Se al primo fischio perdi forza, non puoi giocare al top. I campioni reagiscono all’opposto».

Lucas Paquetà era approdato al Milan con uno scomodo e inopportuno paragone con Ricardo Kakà. Pirlo su di lui commenta: «Evidentemente le prestazioni non sono state le stesse di Kakà… Anche lui deve trovare la sua posizione. E’ bravo ma piano con i paragoni».

Scritto da
Matteo Bellan