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Calciomercato Milan

Milan, nuova offerta per Florentino: proposto Paquetá più conguaglio

Milan, rilancio rossonero per Florentino Luis. Dopo il tentativo a vuoto dello scorso gennaio, il Diavolo ci riprova proponendo Lucas Paquetá ai lusitani più un conguaglio economico. 

Florentino Luis (©Getty Images)

Lucas Paquetá più un conguaglio economico per Luis Florentino. Come rivelato ieri dai media portoghesi, è stata questa l’ultima offerta del Milan per il centrocampista lusitano da tempi nei radar rossoneri. Un nuovo tentativo dopo l’ultimo andato a vuoto nella scorsa sessione invernale.

Un’offerta economica, rivela oggi Tuttosport, che corrisponde a circa 15 milioni di euro. Ciò che potrebbe favorire la trattativa potrebbero essere due aspetti: l’interesse del Benfica per il brasiliano prima che firmasse per il Diavolo e la voglia di cambiar aria anche di un altrettanto scontento Florentino.

Milan, la proposta per Florentino

Bisognerà tuttavia comprendere le richieste lusitane per il classe 99. “Il Benfica crede tanto in Florentino, anche per questo ha fissato una clausola di rescissione di 120 milioni. Fa parte del progetto del club”, aveva spiegato Bruno Carvalho Santos, CEO dell’agenzia che gestisce il giocatore, dopo il mancato trasferimento a inizio 2020.

Ma la verità – evidenzia il giornale – è che è che la storia delle ‘aquile’ dimostra che è nel Dna della società vendere al miglior offerente. Il Milan ne è consapevole e avendo un budget limitato, sta provando appunto a inserire quel Paquetá gradito a Rui Costa nella trattativa.

Trattandosi di un giocatore che veniva considerato una potenziale stella del calcio brasiliano un anno e mezzo fa, la proposta potrebbe non dispiacere al club iberico. Per l’ex Flamengo sarebbe il modo ideale per rilanciarsi ripartendo da una terra e un campionato piuttosto familiari.

Per il club rossonero, invece, si tratterebbe di un amaro fallimento  da una parte ma di un sano ‘pareggio’ dall’altro per parare limitare i danni e uscirne nel modo più lineare possibile. Perché recuperare quei 38 milioni di euro investiti nel gennaio 2018, è chiaro, è praticamente impossibile.

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Scritto da
Pasquale Cacciola