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Ibrahimovic, troppa carica: crepa sul vetro del pullman – VIDEO

Episodio a dir poco assurdo al termine di Milan-Atalanta di ieri. Protagonista Zlatan Ibrahimovic, che sta vivendo un finale particolare.

Ieri Zlatan Ibrahimovic è rimasto in panchina per tutti i 90 minuti di Milan-Atalanta. Le sue condizioni fisico-atletiche sono risultate ancora una volta poco rassicuranti, dunque mister Pioli ha preferito non rischiarlo.

Zlatan Ibrahimovic (©LaPresse)

Il bomber svedese però si è reso protagonista di un episodio a dir poco particolareUn gesto spontaneo e di grande carica accaduto all’arrivo del pullman dei rossoneri a San Siro un’ora e mezza prima della partita.

Come sempre il pullman del Milan è stato accolto con grande entusiasmo dai tifosi. Ibrahimovic, come ha fatto anche altre volte, si è alzato in piedi e ha caricato ancor di più i sostenitori rossoneri, battendo le mani e i pugni sul vetro. Lo ha fatto con un po’ troppa carica, però… Infatti al momento dell’impatto delle sue mani sul vetro è apparsa una crepa.

Ibra ed il finale di stagione: come sta lo svedese

Un gesto, quello del vetro rotto per la troppa energia positiva, che conferma quanto Ibrahimovic tenga al Milan e sia legato ai tifosi rossoneri, tanto da volersi regalare un’altra soddisfazione personale.

Che sia l’ultima della sua carriera? L’età anagrafica (quasi 41 anni) sembra suggerirlo. Ma l’attaccante vuole prima valutare con calma e con obiettività quale sia la migliore soluzione per il suo futuro. Certo, le sue condizioni fisiche non aiutano per nulla.

Ieri infatti, come riferito da Sky Sport, Ibrahimovic non si è mai neanche scaldato. Ha seguito l’intero match tra Milan ed Atalanta dalla panchina, con una vistosa fasciatura al ginocchio. Possibile un riacutizzarsi dei problemi all’articolazione, già operata la scorsa estate. Servirà un nuovo intervento in artroscopia? Probabilmente sì, ma vorrebbe dire automaticamente addio al calcio giocato per il classe 1981.

Una cosa è certa: ieri Zlatan non ha salutato San Siro, nessun commiato dai suoi tifosi e dallo stadio che lo ha sempre accolto da campione. Riflessioni in corso, anche se è difficile vederlo in campo domenica a Reggio Emilia per il gran finale.

Scritto da
Keivan Karimi