Dopo l’apertura dell’inchiesta sui cori dei giocatori del Milan, nasce subito la protesta in merito a un video della Lega Serie A
Nelle ultime ore sta facendo molto discutere la decisione della Procura della Federcalcio, che ha scelto di aprire un’inchiesta in merito ai cori anti Juventus intonati dai calciatori del Milan a seguito della vittoria di venerdì sera all’Olimpico contro la Roma.
Il giocatori rossonero hanno intonato la frase “gobbo juventino” sul pullman e dopo la diffusione sui social, anche sul profilo Instagram di Rafael Leao, è diventata virale. Una decisione che ha lasciato abbastanza perplessi, ma dopo l’accaduto il Procuratore Federale Giuseppe Chinè, una volta acquisiti i filmati, ha deciso di fare luce sull’episodio. Come riferisce ANSA, l’indagine dovrà accertare l’eventuale violazione dei canoni di lealtà e correttezza e individuarne i responsabili.
Si tratta, come tutti sanno, di un coro che viene spesso cantato a San Siro dai tifosi del Milan. Ma a questo punto è iniziata una discussione molto aspra sulla scelta di aprire l’inchiesta e di mezzo ci è finita anche la Lega Serie A, ma cerchiamo di capire per quale motivo.
In effetti, solamente una settimana fa, sul proprio account Twitter in lingua inglese, la Lega Serie A pubblicava un video per esaltare la bella atmosfera che si respira a San Siro durante le partite.
Il punto è che nel video sono ripresi proprio i tifosi del Milan che intonano il coro contro la Juventus. Ecco quindi la gaffe della Lega crea di fatto una situazione paradossale, anche perché i video in cui dei tifosi o dei giocatori cantano dei cori contro una squadra rivale sono stati davvero tanti negli ultimi anni, e la decisione di voler punire solamente l’ultimo appare decisamente fuori luogo.
C’è da capire a cosa porterà l’inchiesta appena aperta, ma di sicuro la scelta sembra già ora abbastanza criticabile. La sensazione è che la Procura Federale, in questo momento, abbia di certo ben di meglio da fare per mettere apposto il movimento calcistico italiano.