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Milan in Europa League: com’è andata l’ultima volta

Il Milan torna in Europa League a tre anni dall’ultima partecipazione. Tra vittorie leggendarie e un’eliminazione non senza rimpianti, ripercorriamo come è andata per i rossoneri

Il doppio confronto contro il Rennes nei sedicesimi di finale segna il ritorno del Milan in Europa League, tre anni dopo l’ultima partecipazione nell’edizione 2020-21. Un’annata importante, quella per i rossoneri di Pioli che conquistarono il secondo posto in Serie A e il conseguente ritorno in Champions League dopo sette anni di assenza.

Ibrahimovic protagonista nell’ultima edizione di Europa League disputata dal Milan (LaPresse) – Milanlive.it

Milan che si qualifica a quell’edizione di Europa League grazie a un cammino superlativo nel precedente campionato di Serie A. Dopo lo stop per il lockdown, i rossoneri inanellano una serie positiva di risultati alla ripresa estiva e chiudono da imbattuti la parte finale con un sesto posto quasi insperato.

Prima dello stop per l’insorgere della pandemia, il Milan, rinforzato dall’arrivo di Ibrahimovic nel mercato invernale, era ben lontano da un piazzamento europeo dopo una prima parte di stagione disastrosa con l’avvicendamento in panchina tra Giampaolo e Pioli. Quel sesto posto, pertanto, è stato accolto con discreto entusiasmo dalla tifoseria e ha posto, di fatto, le basi per il biennio successivo contraddistinto dal citato ritorno in Champions e, soprattutto, dalla vittoria dello Scudetto.

I Turni Preliminari

Milan che torna in Europa League l’anno seguente lo stop forzato, sancito dall’Uefa, a causa del mancato assolvimento degli obblighi del Fair Play Finanziario. Il cammino dei rossoneri inizia da tre turni preliminari, tutti disputati in gara unica per il calendario post pandemia fittissimo di impegni per l’inizio di stagione ritardato.

Nel primo turno preliminare,  il Milan si impone facilmente 0-2 contro gli irlandesi dello Shamrock Rovers con i gol di Ibra e Calhanoglu. Ben più sofferto il 3-2, in rimonta, sui norvegesi del Bodo Glimt trascinati da Jens Petter Hauge, autore di un gran gol a San Siro e di lì a poco a nuovo giocatore rossonero.

Nel playoff decisivo il Milan (senza Ibra positivo al Covid) si gioca la qualificazione contro i portoghesi del Rio Ave che avevano eliminato a sorpresa il Besiktas. Su quella partita sapete tutto. Finale al cardiopalma, sotto la tempesta di pioggia e vento, con il 2-2 ottenuto a tempo scaduto nei tempi supplementari grazie al rigore di Calhaoglu e l’infinita serie di penalty conclusa dalla parata di Donnarumma su Santos per l’11-10 finale.

La Fase a gironi

Ottenuta la qualificazione ai gironi, il Milan viene inserito nel gruppo con Lille, Celtic e Sparta Praga. Ottima partenza di Ibra e compagni che vincono le prime due partite con Celtic (in trasferta) e Sparta. Brusco stop alla terza giornata con il Lille di Maignan che si impone 0-3 a San Siro con la tripletta di Yazici che interrompe l’imbattibilità del Milan nel post lockdown.

L’inaspettata sconfitta del Lille all’ultima giornata con il Celtic, permette al Milan di concludere il girone al primo posto. Decisiva la vittoria a Praga (0-1, nel giorno dell’esordio in rossonero di Kalulu) con una prodezza di Hauge che consente al Milan di presentarsi da testa di serie al sorteggio della fase a eliminazione diretta.

La Fase a eliminazione diretta e l’eliminazione

Nel sorteggio dei sedicesimi (non c’erano ancora i playoff tra le seconde dei gironi e le retrocesse dalla Champions), il Milan pesca la Stella Rossa di Stankovic, un avversario che evoca ricordi europei indelebili ai rossoneri con la leggendaria doppia sfida in Coppa Campioni del 1988.

Al Marakana di Belgrado (a porte chiuse), il Milan, in superiorità numerica, viene ripreso sul 2-2 al 90′ con il gol di Pankov nel finale. Il ritorno è da brivido. Kessie sblocca il risultato su rigore, pari immediato di Ben e, nel finale, parata straordinaria di Donnarumma su Ivanic che salva risultato e qualificazione per il gol “doppio” in trasferta (non era ancora entrata in vigore la regola attuale).

Agli ottavi, il Milan viene sorteggiato con una delle favorite per la vittoria finale, il Manchester United. All’andata all’Old Trafford, contro i Red Devils in formazione rimaneggiata, i rossoneri, pur con tante assenze, giocano una grande partita e agguantano il pareggio nel finale (1-1) con il gol di testa di Kjaer che vanifica il vantaggio di Diallo.

Al ritorno, il Manchester ritrova Pogba che gioca una delle sue ultime grandi partite in carriera. Nella ripresa, il francese è una spina nel fianco della difesa rossonera ed è proprio lui a segnare il gol che decide il risultato del match (0-1) e la qualificazione ai quarti. Passa lo United con il Milan che recrimina per un contatto da rigore nel finale tra Ibra e Wan Bissaka.

Eliminazione che ha lasciato qualche rimpianto nel Milan che, con il passaggio del turno, avrebbe potuto a giocarsi il trofeo contro Arsenal, Villarreal, Slavia Praga, Ajax, Granada, Roma e Dinamo Zagabria, tutte avversarie alla portata dei rossoneri, Arsenal compreso, in quella stagione ben lontano per competitività dalla squadra attuale.

Scritto da
Alessandro