Il club rossonero insiste per un calciatore che si è messo di traverso con la squadra del suo cuore: arriva il giudizio tagliente
Negli ultimi anni la dirigenza rossonera – presa di mira in particolar modo negli ultimi mesi dalla frangia più appassionata dei tifosi milanisti – si è esposta a non poche critiche per talune scelte di mercato rivelatesi poi fallimentari.
Se però in qualche modo un acquisto ‘sbagliato’ può esser sempre perdonato (nessuno è immune a delle valutazioni errate, come insegna la controversa esperienza del pur ottimo Cristiano Giuntoli alla Juve), altro è cedere alle lusinghe provenienti dalla Premier League e cedere, come accaduto nelle ultime stagioni, big come Sandro Tonali e Tijjani Reijnders.
Altro ancora è poi essere bruciati sul tempo, nella corsa ad un giocatore, da club rivali che magari nel corso di una notte concludono l’acquisto di un profilo che sembrava ad un passo dal firmare con la società di Via Aldo Rossi. Il riferimento al recentissimo caso Archie Brown – il 23enne inglese che il Fenerbahce ha soffiato al Milan sotto il suo naso – non è assolutamente casuale.
Delusi dall’esito della trattativa per il calciatore britannico, i tifosi del Diavolo potrebbero consolarsi a breve con l’arrivo di Ardon Jashari, il centrocampista 22enne svizzero che ha incantato nel corso dell’ultima edizione della Champions League. Anche in questo caso però, non mancano i problemi. Difficoltà che potrebbero essere superate grazie soprattutto alla ferma volontà del ragazzo di vestire la maglia rossonera.
Dopo aver saltato la festa di inizio stagione del Bruges, club che detiene la proprietà del suo cartellino e al quale l’elvetico è legato da un contratto fino al 30 giugno 2029, il gioiello ha addirittura disertato il raduno del club fiammingo, che si era ritrovato nel Regno Unito per iniziare la preparazione in vista della nuova stagione.
Come più volte confermato da tutti gli operatori di mercato che stanno seguendo la trattativa tra Igli Tare e la società belga per il trasferimento del classe 2002 alla corte di Massimiliano Allegri, Jashari si sarebbe letteralmente impuntato, fermo nella sua irremovibile volontà di passare al Milan lasciando il Bruges.
Il comportamento del calciatore sarebbe stato certamente stigmatizzato se fosse avvenuto a parti invertite. Cioè se fossimo in presenza di un ragazzo che pur di lasciare il Milan per trasferirsi altrove avesse saltato il raduno pre-campionato. Non serve sottolineare come parecchi tifosi rossoneri stiano apprezzando il modus operandi dello svizzero, disposto al muro-contro-muro col suo club pur di assecondare il suo sogno. Immaginate cosa sarebbe accaduto se un Tonali qualsiasi, pur di andare al Newcastle, si fosse reso protagonista di un simile strappo…