Alexandre Pato al suo arrivo al Milan sembrava destinato a diventare un fuoriclasse e difatti le sue prime stagioni in rossonero promettevano molto bene. Poi è arrivata una serie di infortuni che hanno decisamente ridimensionato la carriera del giocatore, costretto a tornare in Brasile nel gennaio 2013 per tentare di ritrovare sé stesso e rilanciarsi. I problemi fisici sono quasi scomparsi ed il Papero ha ritrovato la via del gol con una buona frequenza al San Paolo. L’attaccante verdeoro ha concesso un’intervista al Corriere della Sera. Ne riportiamo alcuni estratti.
Dico derby e lei a cosa pensa?
«Alla partita più bella del vostro campionato. Chi non vorrebbe giocarla? Sono legatissimo al Milan, a cui devo il mio sviluppo professionale. A Milano ho vinto lo scudetto e la Supercoppa italiana. Lì ho giocato 150 partite e segnato 63 gol: il Milan avrà sempre tutto il mio amore».
Il derby che ricorda di più?
«Quello del 2 aprile 2011: torno da un infortunio, gioco, segno due gol, vinciamo 3-0 e l’Inter torna a meno cinque. Fantastico».
Inzaghi allenatore la sorprende?
«Era il suo sogno guidare il Milan: con la maglia rossonera è diventato un idolo».
Non le fa tristezza vedere la sua ex squadra al settimo posto?
«Mancano 27 partite, ribalterà la situazione e a fine campionato la rivedremo nelle posizioni a cui è abituata».
In passato lei ha puntato l’indice contro lo staff sanitario del Milan, eppure era stato condotto dai migliori specialisti mondiali. Cosa è stato sbagliato?
Il suo legame con Barbara Berlusconi le ha causato problemi o imbarazzi nello spogliatoio?
Come vede Barbara alla guida del Milan?
«Sono sicuro che farà grandi cose per la società».
La gente è convinta che sia stata la sua ex fidanzata a bloccare il suo trasferimento al Psg nel gennaio del 2012.
Redazione MilanLive.it