MILAN NEWS – La trattativa tra Fininvest e Bee Taechaubol per il 48% delle quote del Milan è arrivata nel mese cruciale. Entro il 31 gennaio dovrebbe esserci l’epilogo di questa telenovela che da tanti mesi sta interessando molto i tifosi, il mondo giornalismo e anche quello della finanza, oltre che quello del calcio ovviamente. I rinvii del fatidico closing sono stati diversi e ciò ha fatto sorgere dubbi sul fatto che alla fine si arrivasse ad una conclusione positiva dell’affare, ma dalle parti protagoniste è sempre trapelato un discreto ottimismo. Si è anche parlato di un viaggio del businessman di Bangkok in Italia nelle prossime settimane.
Carlo Festa, giornalista de Il Sole 24 Ore, nel suo blog Insider ha spiegato che il giorno decisivo è proprio quello odierno. Infatti Mr Bee dovrà rendere conto a Fininvest se in effetti la sua offerta da 480 milioni per il 48% del club rossonero ha le spalle coperte: cioè se è finanziariamente sostenuta dalle banche e da un importante (quanto sconosciuto al momento) investitore. Se l’esito del colloquio sarà positivo, la trattativa proseguirà e il broker continuerebbe ad avere la fiducia della controparte. Altrimenti i negoziati potrebbero essere interrotti definitivamente e a quel punto bisognerà vedere se Silvio Berlusconi aprirà le porte a nuovi investitori oppure se per il momento deciderà di continuare da solo nella gestione del club.
La realtà da tempo è che solamente l’ingresso di nuovi soci, di minoranza o di maggioranza che siano, possa aiutare il Milan a tornare ai vertici del calcio italiano e internazionale. Fininvest non ha più voglia di investire in un asset che produce solo perdite e da anni ha chiuso i rubinetti. Nell’estate 2015 sono stati spesi dei soldi dopo tanto tempo, ma dalle ultime Milan News risulta difficile che ciò avvenga nuovamente se non entreranno nuovi capitali nella società.
Lo stesso Carlo Festa successivamente ha anche elencato i 5 dubbi che rimangono su questo intricato affare che coinvolge Bee Taechaubol:
1) Anche nel caso in cui Fininvest dia nuovamente fiducia al broker, c’è da osservare che i numeri del Milan sono decisamente cambiati dallo scorso anno quando è stata fatta la due diligente di Mr Bee: con la sicurezza di non partecipare alla Champions e con il progetto stadio ormai tramontato. Un qualsiasi investitore disposto a partecipare all’affare dovrebbe fare una due diligence supplementare. Quindi in ogni caso non c’è da aspettarsi nulla nel breve termine.
2) Ormai è dalla primavera dello scorso anno che va avanti il tira e molla fra Bee e Fininvest. In estate l’operazione era stata data per conclusa: niente di meno vero, in quanto neanche un euro è entrato nelle casse di Fininvest. Ormai a crederci sembrano in pochi, anche se non è da escludere che ci possa essere un finale a sorpresa.
3) Fanno riflettere anche annessi sconcertanti episodi come il coinvolgimento dell’advisor di Mr Bee, la Tax&Finance di Lugano, in un’indagine per riciclaggio della Procura di Milano.
4) La crisi dell’economia cinese e le indagini per corruzione che stanno sconvolgendo i vertici di molte aziende di Pechino non sembrano aiutare l’evolversi della situazione.
5) Di sicuro, se neanche questo ultimo tentativo andrà in porto, è difficile pensare che il Milan potrà rinforzarsi in modo adeguato nel calcio mercato di inizio anno. I soldi, da parte di Fininvest, sembrano finiti dopo la generosa (e a dir la verità poco redditizia in termini di rendimento in campionato) campagna acquisti estiva. E più i mesi passano, più i risultati sono negativi, più difficile sarà vendere a un possibile investitore una storia aziendale-sportiva di successi (come quella del passato) travolta dagli ultimi anni di insuccessi.