E’ tempo di primi bilanci per i rossoneri dopo la seconda sosta per le nazionali. Ecco i migliori e i peggiori
Sei partite in Serie A e due in Coppa Italia per il Milan di Massimiliano Allegri, che ha dato dimostrazione di aver chiuso con il passato. Lo ha fatto chiaramente grazie al lavoro del tecnico italiano e ai suoi giocatori. Ecco le prime pagelle dopo otto partite disputate
Solo tre gol subiti. La porta del Diavolo è tornata ad essere difficile da trafiggere.
Nessuna incertezza. Max Allegri ha blindato la difesa e anche il francese ne ha giovato. Da grande portiere si è fatto trovare pronto nei pochi tiri subiti, come in occasione del calcio di Gatti da zero metri.
Qualcuno pensava che il Milan aveva fatto un passo indietro, con l’addio di Sportiello e l’arrivo dell’ex Fiorentina. Alla prima chiamata ha però rispetto presente.
Il giovanissimo portiere, che tanto bene aveva fatto nel corso delle amichevoli estive, dovrà ancora aspettare un po’ per giocare nel Milan di Allegri.
Non sono solo i difensori a proteggere il portiere, ma i centrali che stanno giocando sono letteralmente rinati grazie a Massimiliano Allegri.
E’ il leader della difesa. Un leader che non gode di un’ottima stampa e basta vedere i suoi voti per rendersene conto. Le sue partite però sono state sempre praticamente perfette e il bello deve ancora venire. La Nazionale è un premio meritato.
Da braccetto di destra si trova a suo agio. Niente sbavature e sempre concentrato. L’inglese così può tenersi il Milan. Ritrovato. E ora il Milan punta al rinnovo.
Il serbo è straripante. Il braccetto di sinistra della difesa di Massimiliano Allegri sta crescendo di partita in partita. Solido dietro, ma sono le sue incursioni palla al piede, spesso decisive, come contro il Napoli, a fare infiammare San Siro.
Allegri lo conosce bene, ma non è riuscito a scalzare i tre citati sopra. Al momento, però, si è sempre fatto trovare pronto quando è stato chiamato in causa.
Scordiamoci Theo Hernandez. L’ex Brighton è un umile servo nella vigna di Allegri.
Sono giovani e vanno aspettati, ma fino a questo momento entrambi non hanno convinto, andando in difficoltà quando sono stati utilizzati. L’italiano ha però fatto bene contro il Lecce, no nelle altre circostanze.
Mai visto per giudicarlo.
E’ il reparto più ricco, con più alternative. Massimiliano Allegri ha già trovato la sua quadratura.
E’ il calcio, è tutto. Modric a 40 anni sa fare proprio tutto ed è un esempio per i compagni. San Siro è già ai suoi piedi.
Come era prevedibile, si è preso subito il posto da titolare. E’ un leader tecnico e motivazionale e in mezzo al campo si sente.
Il belga è finalmente rimasto in rossonero. Allegri ci ha messo un allenamento per capire che andava blindato. Così è diventato una pedina fondamentale. Corsa, dribbling e gol.
Il francese è su ogni pallone, corre per due, ma sotto porta deve migliorare ancora parecchio.
L’inglese è un altro di quei calciatori che si è ritrovati. Contrariamente alla scorsa stagione sta dimostrando personalità in campo, anche partendo dalla panchina.
Quando è stato chiamato in causa ha risposto presente, ma non è ancora il suo turno.
Più di Ricci, servirà pazienza per il centrocampista svizzero alle prese con un infortunio.
Allegri aspettava il bomber, ma si è dovuto accontentare di Nkunku. Ora serve tirar il meglio da lui, Leao e Gimenez. Pulisic unica certezza.
Si parla sempre troppo poco dell’americano. Gol e corsa per l’ex Chelsea, che sta dimostrando di poter fare la seconda. Unica macchia il rigore sbagliato a Torino, ma i numeri di questo inizio di stagione sono clamorosi.
Ha giocato fin qui titolare, ma vuoi per sfortuna, vuoi per imprecisione, i gol sbagliati sono stati troppi. Contro la Juve la sua miglior partita.
Era partito alla grande con il gol contro il Bari all’esordio, poi l’infortunio e il rientro complicato. Bocciature contro Napoli e Juventus, con tanto di strigliata di Allegri, ma serve pazienza per vederlo nel nuovo ruolo da prima punta.
Allegri non sembra avere le idee chiare su di lui. Con il modulo attuale rischia di trovare poco spazio. Quando avrà ritrovato la condizione capiremo se sarà davvero così. Pessimo ingresso con la Juventus.
E’ ovviamente soprattutto merito del mister se i giocatori sopracitati si sono resi protagonisti di un buon inizio di stagione. Al Milan si è tornati a sognare in grande e questa è certamente la sua prima vittoria.