Adriano Galliani accusa anche il Milan: “Manovra rozza”

Critica a sorpresa da parte dell’ex amministratore delegato rossonero, oggi al Monza: nel mirino ci sono quattro squadre della Serie A.

Il divario tra il campionato italiano e la Premier League è enorme, ma non c’è solo la prima divisione inglese a trovarsi a un livello superiore per ricavi, strutture e tanto altro. Purtroppo, in Italia non si intravedono particolari prospettive di miglioramento per il futuro. Chi prova a cambiare le cose viene spesso ostacolato e stoppato.

Adriano Galliani accusa anche il Milan
Adriano Galliani contro quattro club della Serie A (Ansa Foto) – MilanLive.it

All’interno della Lega Serie A è difficile trovare un accordo che vada bene a tutte le società. Le spaccature hanno quasi sempre motivazioni legate ai soldi, che sono il centro di tutto. Ciascun club pensa a sé stesso, migliorare in generale il movimento calcistico non sembra interessare poi molto. Un peccato, perché continuando così non ci sarà mai una svolta il gap con i campionati top continuerà ad aumentare. Sicuramente, neppure la politica è di grande aiuto.

Galliani punge alcune squadre della Serie A

Da qualche anno si parla dell’ipotesi di ridurre il numero di squadre della Serie A, passando dalle 20 attuali a 18. Una proposta nata soprattutto a causa del crescente numero di partite che giocano i club in ogni stagione, in particolare quelli che sono impegnati nelle coppe europee e che mandano i propri calciatori nelle varie nazionali. Non c’è stato modo di farla approvare.

Adriano Galliani accusa anche il Milan
Adriano Galliani contro quattro club della Serie A (Ansa Foto) – MilanLive.it

Adriano Galliani, nel corso delle audizioni davanti alla Commissione Cultura e Istruzione del Senato, ha parlato delle prospettive del calcio italiano ed è stato duro: “I contrasti FIGC-Lega nascono e si acuiscono quando quattro squadre – Juventus, Inter, Milan e Roma – pensano che attraverso l’abolizione del diritto di intesa si potesse cambiare il format da 20 a 18. Così nella maggioranza dei club è nata la convinzione che il presidente federale fosse d’accordo con questa posizione”.

A Galliani è stato domandato anche cosa avrebbe fatto se fosse stato ancora l’amministratore delegato del Milan: “Avrei tentato una manovra meno rozza, come quando di cambiò il format passando da 16 a 18 squadre in cambio del terzo straniero. Si può anche passare da 20 a 18, però con risorse e percentuali di ricavi a favore di chi retrocede. Si sta creando un divario tra le prime che fatturano 500 milioni e le ultime che ne fatturano 50″.

L’attuale AD del Monza non chiude totalmente a un cambiamento del numero di società della massima divisione italiana, però vorrebbe che esso avvenisse con una modalità diversa. Intende tutelare le piccole squadre, che hanno ricavi molto inferiori rispetto alle grandi.

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