Stadio Milan, il Comune dice sì. Ma l’area del Portello è troppo piccola

Il plastico dello stadio (foto acmilan.com)
Il plastico dello stadio (foto acmilan.com)

Il Milan punta forte sulla realizzazione del nuovo stadio di proprietà, un progetto che attira diversi investitori internazionali soprattutto dall’Asia. Un’opera che Barbara Berlusconi sogna di concretizzare per il 2018 e per conseguire tale obiettivo il club ha partecipato al bando emesso da Fondazione Fiera Milano per aggiudicarsi l’area presso il quartiere del Portello dove sorge già la sede rossonera. A marzo dovrebbe essere decretato il vincitore.

 

Se i cittadini di quella zona si esprimono negativamente sull’eventualità che venga costruito un impianto calcistico, il Comune di Milano si dimostra invece favorevole. Chiara Bisconti, Assessore allo Sport, ha dichiarato quanto segue ai microfoni di CalcioeFinanza.it: “La posizione del Comune è quella di attesa. Tutti conoscono i tempi tecnici del bando indetto dalla Fondazione Fiera e quindi anche il Comune attende con interesse lo sviluppo del processo decisionale. Per la città di Milano è importante avere due stadi. Si tratta di un investimento importante”. Se il Milan dovesse riuscire a realizzare il proprio stadio, a quel punto all’Inter rimarrebbero San Siro e i 4.1 milioni di euro di affitto annui da pagare.

 

Calcio&Finanza ha comunque rilevato che nel progetto presentato dal Milan c’è una lacuna importante. Infatti nell’area nella quale dovrebbe sorgere l’impianto è presente un concessionario Citroen in via Gattamelata ed i proprietari hanno affermato che il posto non è in vendita e che non hanno la volontà di abbandonare l’attuale collocazione. Rimane dunque da sciogliere anche questo nodo. Anche perché l’area oggetto del bando è di 60 mila metri quadrati e non bastano per un’opera come quella che ha in mente Barbara Berlusconi. Bisognerà acquistare necessariamente uno spazio adiacente i padiglioni 1-2 dell’ex Fiera Milano City.

 

Gino Zavanella, l’architetto protagonista della realizzazione dello Juventus Stadium, aveva già espresso dei dubbi: “Gli ingegneri di Arup devono ricordarsi le finalità corrette di uno stadio del genere. Deve offrire servizi 7 giorni su 7 e deve garantire una patrimonializzazione al Milan e ai suoi tifosi. Diventerà la memoria collettiva della città. Lo Juventus Stadium ha necessitato di un’area maggiore, qui bisogna vedere come Arup intende costruire i parcheggi auto e le altre strutture che ha in mente“. La questione dei parcheggi era stata già posta, anche se comunque è stato ribadito il fatto che i servizi pubblici di trasporto per raggiungere il luogo ci sono.

 

Va poi ricordato che Fondazione Fiera Milano non ha messo in vendita i terreni. Dunque chi vincerà il bando potrà utilizzare l’area in usufrutto, locazione o altro e quindi pagare un affitto. L’alternativa è costituire una Newco con la stessa Fondazione Fiera, che così comparteciperebbe alla costruzione dello stadio mettendo quindi le mani sui ricavi. Un’ipotesi poco auspicabile.

 

Redazione MilanLive.it

 

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