Leonardo: “Il Milan lavora per tornare grande. Galliani? Enciclopedia del calcio”

Leonardo (©Getty Images)
Leonardo (©Getty Images)

In una lunga intervista rilasciata alla redazione di calciomercato.com, Leonardo, tra i tanti temi affrontati, ha rilasciato anche importanti dichiarazioni e pareri sull’attuale momento del Milan, reduce dalla vittoria in casa nell’ultima giornata di campionato contro il Frosinone. Interessante il parallelismo costruito dall’ex dirigente ed allenatore rossonero tra la squadra guidata attualmente da Sinisa Mihajlovic e l’intero sistema calcistico italiano: “Da 2-3 anni il Milan vive un processo di trasformazione, di cambiamento. Si sta rinnovando, sta lavorando per tornare grande. Credo che tutto il calcio italiano, non solo il Milan, stia attraversando un periodo di transizione. La Serie A non è la Premier League, ma con le idee giuste credo che possa tornare grande. Bisogna saper ragionare a lungo termine, lavorare sulla formazione, costruire squadre strutturate, che possano essere competitive nell’immediato ma anche nel lungo periodo, con un attento lavoro di scouting”.

Leonardo parla di Ibrahimovic, FIFA e Galliani

Tra i tanti punti toccati, Leonardo ha parlato anche del presente e del futuro di un grande ex campione rossonero attualmente al Paris Saint-Germain, Zlatan Ibrahimovic, il cui contratto va in scadenza a giugno 2016: “Non è solo un grande professionista che fa sempre la differenza sul campo. E’ legato tanto a Parigi e al Paris Saint-Germain. E’ stato uno degli artefici della costruzione del nuovo Psg, l’ha aiutato a diventare grande, l’ha fatto svoltare, l’ha portato nell’elite del calcio europeo e vuole trascinarlo sempre più su. Non so quello che farà in futuro, posso solo dire che il legame con la città e con la proprietà è molto forte”.

Sul suo futuro ed un’ipotetica candidatura alle prossime elezioni per il nuovo presidente della FIFA l’ex giocatore del Milan e della Seleção ha dichiarato: “Non posso negare che ci sono persone che mi hanno pensato a me. Credo che la politica del calcio sia malata. Non solo nella Fifa. Detto questo, non penso a candidarmi per la poltrona della Fifa – prosegue a calciomercato.com Leonardo parlando del suo avvenire – Quando ho smesso di fare il calciatore sono diventato assistente di Galliani che è un grande dirigente, un’enciclopedia del calcio. Mi ha insegnato tante cose, mi ha dato un’opportunità e per questo gli sarà sempre grato. Poi sono arrivate le esperienze in panchina con Milan e Inter e il ruolo di direttore sportivo a Parigi. Sono aperto ad ogni soluzione, mi considero un allenatore di stampo manageriale e un direttore sportivo con concetti di campo. Quello che conta è il progetto”.

Leonardo ha le competenze per svolgere più ruoli, conosce tante lingue e sa calarsi alla perfezione in ogni realtà in cui si ritrova a lavorare. Purtroppo un suo ritorno al Milan, dove sarebbe utile più che altro come uomo-mercato, è impensabile dati i vecchi contrasti con Silvio Berlusconi e quelli successivi con la tifoseria a causa del suo passaggio all’Inter. Quella scelta, da lui più volte rivendicata, non è mai stata digerita. Un simile tradimento verso chi si era apertamente schierato con lui e contro la società non è stato mai perdonato e probabilmente mai lo sarà.

 

Redazione MilanLive.it

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