Berlusconi da esonero. Grazie Mihajlovic, buona fortuna Brocchi

Berlusconi Mihajlovic
Sinisa Mihajlovic & Silvio Berlusconi (foto dal web)

Tra ieri sera e questa mattina è andato in scena l’ennesimo teatrino in casa Milan. L’esonero di Sinisa Mihajlovic, un allenatore che con i suoi pregi e con i suoi difetti in questa stagione qualcosa di buono era riuscito a farlo dopo anni di nulla assoluto.

E’ stato valorizzato qualche giocatore e si è riportato un po’ di ordine a Milanello. In alcuni periodi della stagione abbiamo visto una squadra lottare davvero ed essere vicina al tecnico, salvo poi venire a crollare in alcuni momenti topici perché alla fine stiamo parlando di giocatori che non sono certo dei campioni. La mentalità e la qualità sono aspetti difficili da migliorare. O ce li hai oppure no, lo ha detto Mihajlovic stesso.

L’ormai ex allenatore rossonero ha cercare di dare il massimo con il materiale a disposizione e di fatto la squadra si trova in una sesta posizione che rappresenta il suo esatto valore. Solo la follia pura poteva portare a pensare che questo Milan fosse da Champions League. Ma si sa, Silvio Berlusconi da anni vive in un mondo che non è quello reale. E così addio a un altro capro espiatorio, dopo Massimiliano Allegri, Clarence Seedorf e Filippo Inzaghi. Avanti la prossima vittima sacrificale, Cristian Brocchi, sperando che possa essere più fortunato dei suoi predecessori. A colui che finora è stato il tecnico della Primavera facciamo i nostri migliori auguri, però non ci stupiremmo se anche lui venisse presto scaricato dal presidente.

L’esonero di Mihajlovic è arrivato dopo una buona prestazione del Milan, almeno per un’ora, contro una Juventus da anni dominante in Italia e che nelle ultime due stagioni ha fatto bene pure in Europa. Ma se conosciamo un po’ Silvio Berlusconi sappiamo bene che dietro a questa decisione c’è molto di più. Tutti ben sappiamo che i rossoneri sono in finale di Coppa Italia e per il presidente sarebbe stato complicato esonerare Sinisa in caso di vittoria del trofeo. Quindi ha colto la palla al balzo per cacciare il serbo e, nel caso in cui Brocchi vincesse il trofeo, sicuramente si vanterà della propria scelta prendendosi il merito del successo. Una mossa studiata ad hoc. E in caso di sconfitta, sarà colpa dell’allenatore. Un copione visto e rivisto con tutti coloro che si sono alternati in panchina.

Il licenziamento di Mihajlovic è l’ennesima follia di un Berlusconi che ha ormai fatto il suo tempo e che deve farsi da parte. Le sue chiacchiere su presunti progetti di rilancio del club non ci interessano più, troppe promesse non sono state mantenute e troppe sono state le prese in giro ai danni dei tifosi. Bisogna staccare la spina all’era berlusconiana e dare inizio a una nuova, con persone serie che abbiano idee concrete e voglia di onorare la storia rossonera riportandone in alto i colori. L’unica notizia che attendiamo ormai con impazienza è quella della cessione del Milan, tutto il resto è noia.

 

Matteo Bellan (Segui @TeoBellan)

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