Milan, Zheng Jianming nella cordata: 172° più ricco in Cina

Zheng Jianming
Zheng Jianming (Foto Bloomberg.com)

MILAN NEWS – Nella giornata di ieri sono emersi alcuni nomi di cinesi coinvolti nell’affare Milan. Nello specifico due, mai venuti fuori finora. Si tratta di profili poco conosciuti in Italia, rispetto ad altri. Il Corriere della Sera ne parla oggi nella propria edizione.

SONNY WU – Partiamo da Sonny Wu, americanizzazione di Wu Shenjun. E’ un 48enne co-fondatore di GSR Capital, che fa parte del fondo di investimento GSR Ventures di cui è managing director e non unico proprietario. Questa società ha investito molto nelle energie rinnovabili. Ma anche in altri ambiti come veicoli elettrici, tecnologie informatiche, nuovi materiali farmaceutici, oltre a specializzarsi nel far crescere start up. Wu ha detto di voler costituire con Berlusconi «una partnership sul mercato globale».

La sua formazione è avvenuta tra Canada e Stati Uniti, ha studiato alla British Columbia, a Berkeley e al Mit di Boston. Negli USA ha conosciuto Sal Galatioto e negli scorsi mesi lo ha aiutato a mettere insieme la cordata per acquistare il Milan. Ha tentato di comprare una divisione della Philips, ma non ci è riuscito. La GSR (sedi a Pechino, Singapore e Silicon Valley) ha creato un fondo per le acquisizioni all’estero (pare con disponibilità 5 miliardi), ma non è chiaro se l’investimento nel Milan è personale di Mr Wu o del fondo.

ZHENG JIANMING – L’altro nome venuto fuori è quello di Zheng Jianming, occidentalizzato in Steven Zheng. Ha 50 anni, preferiste vestire casual e non elegante. Il Corriere della Sera scrive che è il 77° uomo più ricco in Cina secondo Forbes (dando uno guardo però non compare nelle ultime classifiche. Su Horun.net risulta 220° nel 2015. Abbiamo scoperto che il suo nome in cantonese è Cheng Kin Ming e risulta il 172° uomo più ricco in Cina). È fondatore e presidente della Asia Pacific Resources Development Investment, una società, basata a Hong Kong, che sta pensando di quotarsi a Wall Street, e che ha investito soprattutto in energie pulite, dai pannelli solari alle auto elettriche e i sistemi geotermici. Guardando il suo profilo, sembra poter essere lui il leader della cordata cinese che vuole comprare il Milan. Sicuramente ha un patrimonio personale superiore a quello di Sonny Wu. Però nel consorzio di investitori dovrebbero esserci anche altri soci, la cui consistenza economica non è ancora nota, così come la loro identità.

 

Redazione MilanLive.it

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