Milan, lo Scudetto del gruppo: il racconto di Pioli, Gazidis e Tomori

Allenatore, amministratore delegato e difensore hanno raccontato le proprie sensazioni in un’intervista rilasciata a The Athletic UK

Sono passati ormai diversi giorni dalla vittoria dello Scudetto eppure rimarrà una data speciale nel cuore di tutti i rossoneri. Il Milan è tornato Campione d’Italia undici anni dopo quando nessuno se lo sarebbe mai aspettato. Ma chi ha vissuto l’ambiente ci ha sempre creduto e ha trasformato il sogno in realtà.

Festeggiamenti Scudetto 2021-2022
Festeggiamenti Scudetto 2021-2022 (©LaPresse)

Sono ancora molto forti le emozioni che provano tutti i tesserati del diavolo. Hanno parlato in una speciale intervista rilasciata alla redazione britannica di The Athletic Stefano Pioli, Ivan Gazidis e Fikayo Tomori.

Il tecnico emiliano ha raccontato un po’ di aneddoti: “Non so chi sia andato a letto quella notte. Onestamente, quella notte è stata così intensa di emozione che non ne ho idea. I giocatori sono usciti con la coppa e hanno festeggiato quando siamo tornati da Reggio Emilia quindi non so se l’avevano con loro o l’hanno lasciata a Casa Milan. L’intera giornata dei festeggiamenti è stata solo una sensazione meravigliosa dopo l’altra. Condividerlo con i nostri fan è stata la cosa migliore che ci potesse capitare. Vederli così felici è stata la cosa più gratificante di tutte”.

Tomori: “Ho sempre sognato un momento del genere”

Ha parlato anche Fikayo Tomori, assoluto protagonista della cavalcata: “Quando sono arrivato c’era il Covid, quindi era difficile da immaginare un momento del genere, ma l’ho sempre sognato in TV. Avevo sentito da persone che in Italia che è pazzesco. In questa stagione sono riuscito a vederlo in pieno vigore. È indescrivibile e, come si suol dire, devi vederlo, viverlo perché c’è tanta passione, tanta gioia. Non lo dimenticherò mai. La medaglia? Sono riuscito a tenere la mia. Il cinturino è un po’ consumato perché i tifosi hanno provato a rubarmela. Mio padre era presente e mi ha detto: ‘La prendo io e me ne occupo per te’. Leao in allenamento fa il giocherellone, poi in partita diventa fenomenale. Si è meritato il premio di miglior giocatore della Serie A. Maldini mi ha sempre supportato, anche quando ero qui soltanto in prestito. Ibra? Anche sul 3-0 a Reggio Emilia ci diceva che non era finita”.

Infine ecco alcune dichiarazioni di Ivan Gazidis: “La difficoltà soprattutto in uno sport così ad alta pressione come il calcio ai massimi livelli non è la formulazione di un piano, è l’esecuzione. Gli ostacoli non sono ostacoli intellettuali ma ostacoli emotivi lungo il percorso. La pressione è così intensa per pensare a breve termine, per immaginare che ci siano scorciatoie e soluzioni istantanee che in realtà è molto difficile attenersi al piano che sai intellettualmente essere quello giusto. Ci vuole molta forza e unità all’interno del club per poterlo fare. La tensione e la pressione significano che le unità sono difficili da mantenere, ma ci siamo riusciti e penso davvero che  la forza interna, quella del gruppo, e la comprensione di come avremmo dovuto agire insieme è davvero, alla fine, ciò che ci ha permesso di realizzare il piano che avevamo stabilito”.

 

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