Milan, Inzaghi: rossonero fino alla fine

la disperazione per il gol mancato contro il Catania

MILAN, LE DICHIARAZIONI DI INZAGHI A MARGINE DELLA PRESENTAZIONE DEL SUO LIBRO – «Se a 38 anni mi viene privato di giocare a calcio impazzisco -con queste parole Pippo Inzaghi si esprime a margine della presentazione del suo libro ‘Superpippo re del gol’anche se devo ammettere che sarebbe un peccato non finire con questa maglia, sento che qui tutti mi vogliono bene». Nonostante le voci che lo vedrebbero concludere la sua carriera lontano dal Milan Inzaghi afferma «adesso sono felice, da due mesi mi alleno con la squadra, sono contento anche di aver dimostrato di stare bene. il Milan ha la priorità, io non sarò mai un problema per questa squadra. I tifosi mi fanno venire i brividi. Cerco di andare avanti e spero di essere ancora importante per questa società, secondo me posso ancora fare bene» Continua dicendo: «Il mio sogno è ancora chiudere qua», ha proseguito Inzaghi, che poi ha spiegato che, in vista del mercato di gennaio, il suo procuratore «ha avuto qualche abboccamento da alcune squadre, nessuno però crede che possa lasciare il Milan. Penso che sia giusto e normale così». L’Inzaghi rossonero ora e, a quanto pare, per sempre ha anche negato che ci siano stati problemi con Allegri: «Io rispetto le decisioni del tecnico, la mia arrabbiatura dura al massimo dieci minuti, il mister mi ha spiegato le sue scelte, ho cercato di accettarle. Mi alleno con l’intensità di uno che partirà titolare». Il rimpianto più grande, per Inzaghi, è quello di non aver finora potuto giocare accanto ad Antonio Cassano che, a lui come agli altri, manca sia in campo che nello spogliatoio: «Ci manca molto, non sono mai riuscito a giocare con lui. Lui era arrivato perchè mi ero infortunato, adesso io torno e lui è fuori. Con lui e Ibrahimovic ci sarebbe stato da divertirsi. Lo aspetto presto, magari fra sei mesi, anche se gli anni passano…». Anche con Ibrahimovic il rapporto è ottimo: «Spero che vinca la Champions con noi così vincerà io pallone d’oro». E a proposito di Champions, Inzaghi si è rassegnato a guardare per ora le partite in tv: «Mi sono messo in testa di aver preso 6 giornate di squalifica, ne mancano due», ha detto sorridendo ma con una leggera patina di malincuore e nostalgia.

Arianna Forni, Direttore – www.milanlive.it

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