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Intervistato da toronews.net, Massimo Taibi ha commentato la prossima giornata di campionato che vedrà i ragazzi di Ventura opporsi proprio al Milan.

Ciao Max, cominciamo dall’esperienza sotto la Mole: due anni di cui il primo culminato con la splendida promozione in serie A targata Gianni De Biasi, giusto?
Sì, sono stati due anni stupendi: il primo l’ho vissuto da protagonista, nel secondo invece non ho giocato perché avevo davanti un grande portiere come Abbiati ma quella in granata resta comunque un’avventura bellissima.

A Milano invece arrivasti con grandi aspettative ma senza riuscire a giocare con continuità, non è vero?
Arrivai per la prima volta al Milan nel 1990 e sarò per sempre grato ai rossoneri, che considero come una grande famiglia, perché mi hanno lanciato nel grande calcio e mi hanno mostrato per la prima volta palcoscenici importanti e prestigiosi. Dopo alcuni anni tornai, mi avevano detto che Sebastiano Rossi sarebbe partito ma invece rimase, e così dovetti fare i conti con un concorrente “scomodo”. Il mister vedeva meglio lui di me e così, all’inizio del girone di ritorno, dopo la diciassettesima giornata, venni relegato in panchina e non scesi più in campo: non mi lamentai mai e non chiesi nessuna spiegazione perché nel calcio sono cose che ci stanno e le devi accettare.

Domenica un Milan in buona forma attende un Torino bisognoso di punti salvezza: c’è qualche speranza per i granata o la vittoria rossonera è scontata?
Nel calcio non c’è mai nulla di scontato anche se, ovviamente, l’ago della bilancia pende dalla parte del Milan, che continua la sua rincorsa al terzo posto e che gioca in casa. La squadra di Ventura però in trasferta gioca bene e quindi credo che sarà un match difficile per entrambe, anche perché Balotelli e compagni contro il Catania hanno vinto ma non hanno disputato una gran partita.