Milan, il retroscena: nella notte Inzaghi ad un passo dall’esonero

Pippo Inzaghi (Getty Images)
Pippo Inzaghi (Getty Images)

Un retroscena notturno piuttosto significativo quello raccontato oggi dalla Gazzetta dello Sport, che chiarisce come in casa Milan sia successo molto di più dopo il fischio finale dell’arbitro Damato piuttosto che durante i 90 minuti del match contro l’Udinese. Un Filippo Inzaghi deluso e stanco ha subito messo in chiaro i suoi stati d’animo e soprattutto le colpe di una squadra mai in partita e totalmente fuori controllo tattico.

 

E lo stesso Inzaghi ha rischiato seriamente l’esonero: l’aveva proposto un furioso Silvio Berlusconi, che a fine partita si era fatto sentire telefonicamente da Arcore utilizzando parole grosse e grande disappunto per l’ennesimo ko dei suoi. C’ha pensato Adriano Galliani dopo una seconda telefonata a calmare il presidente, il quale sarebbe anche potuto intervenire in prima persona a Milanello per prendere decisioni così dirette. Per tre motivi l’idea esonero è rientrata: Berlusconi ha di meglio da fare in questi giorni, sarebbe inutile cacciare il tecnico a sei giornate dalla fine e soprattutto la colpa di questo ko sembra ricadere più sui giocatori che sulla scelta dell’allenatore.

 

La notte terribile del Milan è proseguita in aereo, durante il volo di ritorno verso Malpensa: anche Inzaghi ha usato toni forti, sbottando contro i suoi giocatori fino a quel momento sempre difesi a spada tratta pubblicamente. “Indegni” li avrebbe etichettati il giovane allenatore, rammaricandosi di non essere riuscito ad inculcare un minimo dello spirito Milan alla squadra, apparsa ieri svogliata e senz’anima più che mai.

 

Redazione MilanLive.it

 

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