CdA Milan: rosso da 91 milioni! Galliani criticato: “Rinforzeremo la squadra”

Casa Milan (Getty Images)
Casa Milan (Getty Images)

Giornata importante oggi a Casa Milan, si riunisce infatti l’Assemblea degli Azionisti per approvare il bilancio relativo all’esercizio 2014 e per rinnovare le cariche del Consiglio di Amministrazione. Vedremo se, come filtra da settimane, il passivo si aggirerà o meno attorno ai 90 milioni di euro e se verrà anche affrontato il tema relativo alla cessione delle quote del club.

 

Ore 16.05 – E’ Adriano Galliani a presiedere l’assemblea riunitasi nella sede rossonera. Assente a sorpresa Barbara Berlusconi, l’altro amministratore delegato nonché vicepresidente. Un’assenza che farà certamente discutere.

 

Ore 16.15 – Galliani ha spiegato: “La perdita di esercizio è di 91,3 milioni. Con i criteri consueti nella redazione del bilancio la perdita sarebbe stata di poco superiore ai 46 milioni di euro. Due eventi non ricorrenti hanno determinato l’innalzamento del passivo, ossia la mancata qualificazione alla Champions League e la diversa contabilizzazione fiscale da Finivest a Milan“. (fonte: acmilan.com)

E’ poi andato ancora più nel dettaglio: “Noi non ci consolideremo per l’anno 2014 e restituiamo a Finivest il 2013. Finivest come controllante ha ritenuto che gli utili della capogruppo sono stati ritenuti non in grado di consolidare il Milan. Dal 2013 il Milan cammina con le sue gambe e non può godere del vantaggio fiscale derivante dalla controllante. Anche l’intero stipendio dell’allenatore esonerato fino al 2016 è stato tutto spesato nell’esercizio di bilancio 2014. E’ stato redatto un bilancio con criteri non ricorrenti. Con i criteri degli anni scorsi sarebbe stato di 46,4 milioni di euro, in linea con una stagione priva di qualificazione in Champions League. Le somme del vantaggio fiscale non sono irreversibili, possono essere anche recuperate se le cose avranno uno sviluppo positivo“. (fonte: acmilan.com)

 

Ore 16.20 – L’azionista Gatti ha attacco Galliani e tutta la società in questa maniera: “Uno deve capire quando è arrivato il tempo di mollare. Confermare Allegri è stato un errore. Siamo andati a prendere Seedorf in Brasile, che non aveva mai allenato e dopo sei mesi lo abbiamo mandato via. I giocatori hanno fatto i sindacalisti. Così non si vince più. Negli ultimi anni stiamo facendo i risultati del Milan di Farina. Ma quel Milan aveva dei campioni come Baresi, Tassotti, Maldini e FIlippo Galli. In attacco c’era Virdis. Quali sono i campioni sui quali ricostruire la rosa?“. (fonte: milannews.it)

La replica dell’amministratore delegato rossonero è stata la seguente: “Il parallelo fra Milan di Farina e quello di Berlusconi: ricordo che noi dal 1999 ad oggi abbiamo fatto 13 volte la Champions League e un anno fa facevamo la Champions League. Allegri? Ha fatto un primo, un secondo e un terzo posto in Campionato e per 4 volte ha superato i gironi di Champions League. Mi sembrano buoni risultati. L’anno scorso nel girone di ritorno abbiamo fatto 35 punti che non sono pochissimi. Quest’anno le cose non stanno andando bene. I paragoni fra Milan di Farina e di Berlusconi mi sembrano ingenerosi dopo 28 trofei. La Storia rimane. Inoltre Fininvest copre tutte le perdite e le copre anche per i piccoli azionisti. Più di quello che Fininvest fa per il Milan nessuno lo ha mai fatto. So che quando vinci pensi di vincere sempre, ma nel calcio quando vinci smetti di vincere e quando perdi smetti di perdere. Certamente ci sono delle operazioni estive di mercato da fare e cercheremo di farle“. (fonte: acmilan.com)

 

Ore 16.30 – Giuseppe Lascala, altro azionista del club, si è invece così rivolto ad Adriano Galliani: “Ciò che mi dispiace, in queste occasioni, è che è l’ad evita questa sede per chiarire, non tanto ai soci, ma al mondo Milan, cosa si pensa di fare per il futuro – riporta calciomercato.com – Oggi, più che approvare un bilancio, che è il peggiore della nostra storia, abbiamo un problema di prospettiva. E questo spiace. C’è un programma per rifondare la squadra? Mi piacerebbe che questo venga detto. La relazione del bilancio non parla dello stadio. C’è una comunicazione scinta. E poi c’è il tema della cessione delle quote della società. I proprietari del Milan sono i custodi pro tempore di una storia. Su che base verrà fatta la cessione?“.

Lo storico a.d. rossonero ha replicato: “C’è una proprietà, Finivest, che investito cifre iperboliche in questa Società, portandola a risultati irripetibili – si legge su acmilan.com – Finivest ha diritto di dirigere la Società e non di co-gestirla con gli stakeholder. Se mai si dovesse arrivare ad una cessione del Milan, che è tutt’altro che certa, il periodo del Milan di Silvio Berlusconi, dopo i suoi sforzi ciclopici fatti dall’inizio, resterà il migliore della Storia del Milan. Bisogna passare dalla cronaca alla Storia. La scelta del doppio amministratore delegato è una scelta dell’azionista. Tocca all’azionista decidere quanti devono essere gli amministratori delegati, chi devono essere e quali compiti affidare a loro“.

 

Ore 16.45 – Approvato il bilancio del Milan, sono 5 i voti contrari. Successivamente è sono stati nominati i componenti del CdA: Barbara Berlusconi, Paolo Berlusconi, Leonardo Brivio, Pasquale Cannatelli, Alfonso Cefaliello, Leandro Cantamessa, Giancarlo Foscale, Adriano Galliani (con carica anche di Vice Presidente Vicario), Antonio Marchesi.

 

Ore 17.05 – Dopo la nomina del Collegio Sindacale viene sciolta l’Assemblea.

 

Ore 17.30 – Questo il comunicato diramato dal club sul sito ufficiale: “Le Assemblee degli Azionisti di A.C. Milan S.p.A., Milan Entertainment S.r.l. e Milan Real Estate S.p.A. hanno approvato oggi i rispettivi bilanci dell’esercizio chiusi al 31 dicembre 2014.

E’ stato presentato inoltre il bilancio consolidato del Gruppo Milan in ottemperanza alle vigenti disposizioni introdotte dal manuale Licenze U.E.F.A. Il valore netto della produzione del Gruppo Milan ammonta a 233,6 milioni di Euro.

Il risultato d’esercizio consolidato è pari a -91,3 milioni di Euro.
A parità di condizioni rispetto ai precedenti esercizi, il risultato di bilancio avrebbe registrato una perdita pari a 46,4 milioni di euro, per lo più imputabile alla mancata qualificazione alla Champions League – edizione 2014/2015. Vale la pena segnalare come la partecipazione a questa manifestazione nella stagione 2013/2014, abbia generato proventi netti nell’ordine di 35,0 milioni di euro.
Ad acuire il divario hanno poi contribuito due eventi non ricorrenti, quali:
– il venir meno dei presupposti per la valorizzazione dei benefici derivanti dall’adesione al consolidato fiscale, al quale le società del Gruppo Milan aderiscono, che ha consigliato il prudenziale azzeramento dei benefici riferiti ad esercizi precedenti, pari a 21,0 milioni di euro e la mancata iscrizione di quelli correnti per 16,4 milioni di euro;
– l’integrale stanziamento degli oneri spettanti per la residua durata del contratto (e dunque sino al 30 giugno 2016) relativi al personale tecnico esonerato nel corso del 2014, ammontanti a 7,5 milioni di euro”.

 

Redazione MilanLive.it

 

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