Il Sole 24 Ore – Le 8 domande (senza risposta) nella trattativa Berlusconi-Bee sul Milan

Bee  Taechaubol (foto dal web)
Bee Taechaubol (foto dal web)

Carlo Festa nel suo blog Insider sulla versione online del quotidiano Il Sole24Ore pone alcuni quesiti in merito alla trattativa avvenuta tra Silvio Berlusconi e Bee Taechaubol per la cessione delle quote azionarie del Milan. In un primo momento sembrava che la cordata capitanata dal broker thailandese dovesse acquisire la maggioranza del club (almeno il 51% e c’era chi si era spinto a parlare del 60%), invece oggi c’è stato il colpo di scena con lo stesso Cavaliere che ha annunciato che poteva rimanere alla guida del club ed il concetto è stato ribadito in maniera ancora più forte da Fininvest tramite un comunicato in cui è stato spiegato che i negoziati con Mister Bee riguardano solo quote di minoranza.

 

1) Mr Bee ha spiegato di avere 500 milioni di euro per il 51% del Milan. Ovviamente c’era un premio di maggioranza nell’offerta. Ora, al 49%, quanti soldi ci dovrebbe mettere Mr Bee? Ovviamente molto meno di 500 milioni.

2) Mr Bee, che raccoglie soldi per mestiere, dovrà ora convincere gli investitori ad accettare una minoranza. Ci riuscirà? Chi è quell’investitore che mette centinaia di milioni in un club per non comandare. Se ci fosse un progetto stadio, si potrebbe pensare a un gruppo attivo nelle costruzioni. Ma il progetto stadio non è ancora certo.

3) La valutazione del Milan non ha senso. Sia che siano 900 milioni, sia che sia un miliardo o, come hanno scritto addirittura alcuni, 1,2 miliardi. Basta guardare quanto valgono i club in Borsa (come la Juventus) per capire che una società (malgrado con un brand noto all’estero come il Milan) di calcio non può valere tanto. Soprattutto se ha conti in rosso e non parteciperà alla Champions. Cosa si nasconde dietro questa super-valutazione?

4) Chi si nasconde dietro Mr Bee? Il broker thailandese è un intermediario. Non ci mette capitali suoi se non in piccola parte. Ma chi sono allora gli investitori reali? Non le due banche (la Abu Dhabi Adb Securities e la cinese China Citic Bank) che dovrebbero solo prestare denaro. Allora chi ci metterà i soldi per davvero? O è un’operazione totalmente a debito, quella di Mr Bee? Insomma, se il Paris Saint Germain appartiene ai reali del Qatar e il Chelsea al russo Abramovich, chi dovrebbe essere il riccone di turno che metterà centinaia di milioni nel Milan? Al momento non è dato saperlo.

5) Se davvero Mr Bee ha come piano finanziario la quotazione del Milan (a Hong Kong, Shanghai oppure Milano) resta da capire come mai lo stesso Silvio Berlusconi e il suo entourage non ci abbiano pensato da soli. Ci voleva Mr Bee per immaginare di raccogliere capitali nella quotazione? Non bastava chiedere un parere a una banca d’affari?

6) Perché Barbara Berlusconi ha diramato quel comunicato nella giornata di ieri? Il suo sembrava più un messaggio indiretto agli altri componenti della famiglia (Marina e Piersilvio) che non alla stampa che aveva indicato il suo malumore per la cessione del controllo.

7) Che fine ha fatto Mr Lee, l’altro contendente in gara? Sembra ormai sparito. Ma non è possibile pensare che Mr Lee abbia giocato un po’ da lepre per mettere un po’ di pepe nella vicenda ed alzare il prezzo della trattativa con Bee?

8) Che futuro ha il Milan ora? Dopo mesi di trattative siamo punto e da capo. Come tre mesi fa: Fininvest venderà solo una minoranza. Siamo sicuri che Mr Bee accetterà?

 

Redazione MilanLive.it

 

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