Brocchi a MC: “Sogno un Milan pieno di miei ragazzi”

Cristian Brocchi (Getty Images)
Cristian Brocchi (Getty Images)

Con la Primavera del Milan sta ottenendo ottimi risultati e molti club cominciano a notarlo. Cristian Brocchi però è concentratissimo sul progetto dei rossoneri, che vogliono tirare su dei giovani che possano essere all’altezza della Prima Squadra.

In occasione dell’evento, presso la Scuole Militare Teuliè di Milano, per il Premio San Siro Gentleman 2015 il mister della Primavera Cristian Brocchi in esclusiva a Milan Channel ha parlato così: “Io rappresento il loro mister li vedo tutti i giorni e vedo quanto meritano di giocare con la Prima Squadra, però non sta a noi dirlo. Pippo e il suo staff li vedono di più e hanno un quadro completo della situazione. Quando ha esordito Felicioli io mi sono emozionato, perché il mio sogno è sedermi in tribuna a San Siro e vedere 3, 4, 5 o 6 ragazzi che giocano in pianta stabile nella Prima Squadra e che possano rappresentare lo zoccolo duro dei prossimi 15 anni della nostra Prima Squadra”.

 

Un sogno che potrebbe prendere corpo in breve tempo. Brocchi infatti è molto soddisfatto del lavoro che viene svolto nel settore giovanile rossonero: “Sembra assurdo ma siamo solo al 10% con il modello Milan. E’ tantissimo perché in due anni abbiamo fatto un lavoro meraviglioso, abbiamo la fortuna di avere come responsabile Filippo Galli, Stefano Baldini, Mauro Bianchessi, Angelo Carbone che ci stanno dando una possibilità di crescita immensa. Ora quando vai al Vismara e parli con tutti i mister parli di calcio e non della singola giocata o singola partita, parliamo di calcio vero, analizziamo le partite, parliamo la stessa lingua, siamo solo al 10% ma questo è solo l’inizio di un lavoro che ci darà grandi frutti”.

 

Il tecnico ha poi spiegato la filosofia di gioco dei rossoneri: “Noi vogliamo giocare un calcio offensivo, propositivo che si basa su concetti. A volte ci esponiamo a prendere qualche gol in più e quindi il nostro obiettivo è diventare anche la migliore difesa, ma ciò non significa metterci sotto la linea della palla e non prendere gol, ma essere in grado di difendere mentre attacchiamo. Questa é la cosa più difficile da insegnare ai nostri ragazzi, stiamo lavorando anche per questo.”

 

Redazione MilanLive.it

 

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