Hamann racconta Istanbul: “Venimmo accolti meglio dei Beatles”

Liverpool-Milan
Liverpool-Milan

Dietmar Hamann è stato il primo a tirare il rigore in Liverpool-Milan del 2005. In Germania, per quella partita, viene ancora considerato un eroe. Intervistato da 11 Freunde ha raccontato la partita: “Avevo sognato quella finale per molte settimane. Avevamo la certezza di poter sorprendere il mondo: il Milan era nettamente più forte di noi. Vincere da outsider è meraviglioso”.

 

La gara però non cominciò affatto come Hamann aveva sperato: “La partita che aspettavo da una vita cominciò in maniera tragica per me: Benitez mi lasciò in panchina preferendomi Kewell. Non solo: il Milan ci stava asfaltando: in un attimo eravamo sotto di 3 gol, che avrebbero potuti essere 5: ai rossoneri venne annullato una rete e ci fu un salvataggio sulla linea. Volevamo sorprendere il mondo, stavamo invece rischiando di passare alla storia per i cretini che avevano subito la sconfitta più rotonda in una finale. Avevamo bisogno di un maledetto gol per tornare in partita”.

 

Il tedesco racconta poi cosa accaduto negli spogliatoi: “Benitez tolse Traore, che era già sotto la doccia, ma poi Finnan disse: “Mister io non ce la faccio”, e Traore dovette rivestirsi. Mi mandò in campo e fra me e me pensai: “Perchè mi deve rendere partecipe di questa disfatta?”. In realtà fu un successo”.

 

Nel secondo tempo cambiò tutto: “Pareggiammo in 6 minuti. Avrei pensato che il Milan sarebbe crollato, ma in realtà tornarono a metterci sotto. Quella di Dudek sul colpo di testa di Sheva, è la madre di tutte le parate. Arrivammo ai rigori, ero il primo: davanti a me c’era quel Dida. Era enorme. Volevo aspettare si muovesse per calciare poi dall’altra parte ma stava lì immobile, ma alla fine la misi comunque dentro. Alla fine eravamo campioni. Ma eravamo troppo stremati per festeggiare”.

 

In Inghilterra però la gente aveva voglia di festeggiare: “Quando tornammo a Liverpool fu pazzesco: tutta la città era rossa. Bandiere alle finestre e sui tetti, gente per strada. I giornali dissero che c’era più gente perfino di quando i Beatles tornarono dal loro primo tour in America. Non so se sia vero, ma in quel momento pensavo solo: “Allora è questo il sapore della felicità”. “.

 

Redazione MilanLive.it

 

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