Milan, a centrocampo la qualità deve tornare al potere

Clarence Seedorf e Andrea Pirlo (Getty Images)
Clarence Seedorf e Andrea Pirlo (Getty Images)

Apprendiamo con grande piacere il fatto che finalmente i media stiano dando risalto al fatto che il Milan a centrocampo necessiti di un vero regista che possa essere il fulcro del gioco e tessere le azioni. Il ruolo di Nigel de Jong davanti alla difesa viene finalmente messo in discussione, ma non serviva la partita amichevole contro il Lione per rendersi conto che l’olandese è un onesto mediano e che non può essere il playmaker della squadra (anche se Adriano Galliani nel presentarlo nell’agosto del 2012 disse “Abbiamo preso uno dei migliori playmaker d’Europa” strappandoci una risata).

 

Su MilanLive.it più volte è stato messo in evidenza il fatto che al Milan bisognasse pensare di aumentare il tasso qualitativo del centrocampo perché non si può far creare gioco a mediani ed incursori. Serve gente che abbia visione d’insieme, che dia del tu al pallone e che sappia gestirlo sapientemente, che sappia verticalizzare al momento opportuno e rendere la manovra rapida e imprevedibile. Negli ultimi anni non si è visto niente di tutto ciò. Tanti passaggi in orizzontale, trame (un parolone) lente e prevedibili. Bisogna cambiare totalmente registro.

 

Un pensiero va al Milan di Carlo Ancelotti che schierava contemporaneamente gente come Clarence Seedorf e Andrea Pirlo, due giocatori non veloci di gamba ma velocissimi nel pensare quando avevano la palla tra i piedi. Passarla a loro significava metterla in cassaforte e al Milan non c’è più da tempo questa sensazione. Anche perché giocatori all’altezza dei due citati non ne sono transitati a Milanello. Potremmo fare i nomi dei tanti centrocampisti giunti in rossonero negli ultimi 10 anni e ci accorgeremmo di quanto sbagliate siano state le mosse della società nel non pensare di sostituire adeguatamente questi campioni, spremendoli fino all’ultimo e poi rimpiazzandoli con gente non all’altezza. Basta poi dare uno sguardo alle linee mediane dei top club e constatare che tipo di giocatori vi siano. Al Milan la qualità, la tecnica e il bel gioco devono tornare al potere. Ma serve investire sui calciatori giusti.

 

Matteo Bellan (segui @TeoBellan su Twitter)

 

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