Milan, Mihajlovic sfida il tabù: con Berlusconi tecnici stranieri sempre esonerati

Sinisa Mihajlovic
Sinisa Mihajlovic (Getty Images)

Sinisa Mihajlovic in questa stagione avrà il compito di riportare in alto il Milan con una squadra che è stata rinforzata in ogni reparto e che vedrà arrivare ancora 1-2 innesti da qui al termine della sessione di calciomercato. Raggiungendo questo risultato il serbo riuscirà anche a sfatare un tabù che in casa rossonera dura da quando alla presidenza c’è Silvio Berlusconi. Il Corriere dello Sport mette in evidenza che in questi 29 anni anni gli allenatori stranieri sono sempre stati esonerati, o a stagione in corso oppure al termine della stessa.

 

Parliamo di Nils Liedholm, Oscar Washington Tabarez, Fatih Terim, Leonardo e Clarence Seedorf. Nessuno di loro ha avuto fortuna sulla panchina milanista, infatti non è arrivato alcun trofeo. L’ultimo titolo vinto da un tecnico non italiano risale allo Scudetto della Stella vinto nel campionato 1978-79 proprio con Liedholm alla guida della squadra.

 

Mihajlovic avrà anche il compito di sfatare questo tabù. La società nell’affidarsi a lui è andata controcorrente rispetto a tante altre scelte effettuate in passato, recente e non. Ha infatti deciso di assumere un allenatore che non ha alle spalle una storia al Milan, bensì in altre realtà come ad esempio l’Inter. Ciò all’inizio non gli ha attirato molte simpatie da parte dei tifosi, ma il serbo non si è mai preoccupato di questo fattore perché convinto di poter far ricredere tutto con il lavoro ed i risultati sul campo. E infatti sta cominciando a conquistare diversi scettici. Vedremo se raggiungerà gli obiettivi prefissati ed eviterà l’esonero. Le sensazioni sono positive in questo senso.

 

Redazione MilanLive.it

 

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